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Larissa Manoela chiede la cancellazione del contratto a vita con l’etichetta discografica


L’accordo abusivo è stato firmato dai genitori dell’artista quando l’artista aveva ancora solo 11 anni

Larissa Manoela ha deciso di andare in tribunale per annullare un contratto a vita firmato dai suoi genitori con l’etichetta discografica Deckdisk, quando aveva appena 11 anni. L’artista sostiene che questa situazione ha danneggiato la sua carriera musicale, poiché non ha accesso ai suoi guadagni e alla gestione della sua attività. Dal 2012 Larissa è legata all’etichetta discografica e non riceve informazioni sui rapporti finanziari o sui diritti relativi alle sue piattaforme digitali. L’avvocato che rappresenta Larissa Manoela classifica il contratto come abusivo e sottolinea la mancanza di trasparenza nelle responsabilità.

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L’artista cerca di riprendere il controllo sulla sua carriera e sulle sue finanze, che, secondo lei, sono state gestite male. Il conflitto tra Larissa e i suoi genitori si intensificò, sfociando in una rottura nel 2023. L’artista espresse la sua insoddisfazione per il modo in cui venivano gestiti i suoi affari, rivelando che non aveva accesso diretto al suo reddito e che dipendeva da un “assegno” per le tue spese. Questa mancanza di autonomia l’ha motivata a indagare sulle società di cui era socia, dove ha trovato clausole che considerava dannose.

I genitori di Larissa Manoela, dal canto loro, negano le accuse mosse dalla figlia e sostengono che tutte le azioni intraprese rientrano nella legge.

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias





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