Prima della decisione, Buenos Aires era a capo del Gruppo del Sud, che promuoveva la collaborazione tra i paesi della regione, ma ora non parteciperà alle deliberazioni
Il governo argentino, sotto la guida di Javier Mileyha deciso che la sua delegazione non parteciperà alla COP29, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima in corso Azerbaigian fino al 22 di questo mese. Questa scelta non è stata una sorpresa, dato che l’amministrazione ha preso le distanze dai forum multilaterali e ha dimostrato disinteresse nel discutere della crisi climatica. La squadra argentina era già a conoscenza della decisione e ha cercato di incontrare altre delegazioni, tra cui quella Brasileper informare della sua assenza al vertice. Prima della decisione, Buenos Aires era a capo del Gruppo Sud, che promuoveva la collaborazione tra i paesi della regione, ma ora non parteciperà alle deliberazioni volte a raggiungere il consenso.
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Milei, che in precedenza aveva espresso scetticismo riguardo al riscaldamento globale, non vede la questione del cambiamento climatico come una priorità nella sua agenda di governo. L’ex cancelliere Diana Mondino, che aveva una visione più favorevole della Argentina sulle questioni climatiche, è stata costretta a lasciare il suo incarico. La posizione del governo argentino è stata considerata poco collaborativa nei forum internazionali, soprattutto quando ha bloccato le discussioni sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che si occupa di sostenibilità.
Sebbene Milei abbia confermato la sua presenza al G20, si è già espresso contro i dibattiti legati all’uguaglianza di genere, mostrando una tendenza a resistere alle questioni sociali e ambientali.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias