L’arbitro dell’Olympia spiega perché il Cbum ha perso a Praga – 05/12/2024 – Muscle
Nelle ultime settimane il mondo del bodybuilding è stato influenzato dalla presenza di Chris Bumstead agli Open (categoria in cui rientrano gli atleti con maggiore volume muscolare, non essendoci alcun limite di peso). Dopo aver regnato per sei anni nel Classic Physique (divisione in cui esiste un rapporto tra peso e altezza), “Cbum” è migrato nella nuova categoria e, subito, si è classificato secondo nell’EVLS Prague Pro – vinto da Martin Fitzwater.
Dopo aver vinto consecutivamente il suo sesto titolo Olympia (la competizione più importante del mondo del bodybuilding) il 12 ottobre di quest’anno, il canadese ha annunciato che non difenderà il suo titolo nelle prossime edizioni del campionato.
Giorni dopo, annunciò che avrebbe gareggiato nel campionato di Praga, capitale della Repubblica Ceca, nella stessa categoria in cui aveva vinto la sua “pro card” – un documento che accredita l’atleta come professionista riconosciuto dalla IFBB (International Federazione di Bodybuilding e Fitness).
Fu allora che, il 16 e 17 novembre, Bumstead mostrò una versione del suo fisico mai vista prima, con quasi 10 kg in più rispetto al giorno in cui divenne sei volte campione del mondo. Non ha vinto il titolo, che gli avrebbe dato un posto nell’Olympia degli Open, ma ha battuto atleti come l’italiano Andrea Presti e il brasiliano Marcello De Angelis, per esempio.
Perché Cbum ha perso?
L’arbitro dell’Olympia, Terrick El Guindy, afferma che Bumstead non aveva il volume muscolare necessario per battere Fitzwater: “c’era una mancanza di densità muscolare nel petto, nelle spalle e nelle braccia, soprattutto nelle pose laterali (…) c’era una mancanza di spessore nelle pose posteriori”.
Nonostante il canadese abbia perso il confronto con l’americano, El Guindy sostiene che la struttura ossea dell’ex classico gli ha dato un vantaggio contro il suo aguzzino, facendogli vincere le pose del doppio bicipite e dell’espansione dei dorsali, entrambe eseguite con gli atleti di fronte agli arbitri.
Criteri di giudizio
Al lettore che non ha familiarità con il bodybuilding, il giudizio può sembrare confuso. Cosa spinge un atleta a battere il suo avversario? Secondo l’esperto i criteri adottati si basano su:
- volume (la quantità di muscoli)
- linee del corpo (la forma di questi muscoli)
- condizionata (la mancanza di grasso nel corpo e di liquidi sotto la pelle, che consente una migliore visualizzazione) e
- presentazione (il modo in cui l’atleta si mostra).
“Se qualcuno che non capisce questo sport ti chiede cosa ha dato a Samson Dauda il titolo dell’Open Olympia, chiedigli di guardare la sua taglia, vedere quanto sono arrotondati i suoi muscoli, notare quanto è stretta la sua vita e osservare la definizione muscolare”, dettaglia l’arbitro.
El Guindy affronta anche le differenze di giudizio nelle diverse divisioni del bodybuilding: “in ogni categoria ci sono criteri diversi”. Ad esempio, afferma che “se Cbum tentasse di entrare nel Men’s Physique (una categoria in cui gli atleti indossano pantaloncini), probabilmente verrebbe piazzato tra le ultime posizioni, poiché è fuori dai criteri”.
Sempre secondo l’arbitro, “la muscolosità pesa di più” nell’Open che nel Classic Physique, così come anche questo criterio viene tenuto più in considerazione nel Classic Physique che nel Men’s Physique, a fini comparativi.
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