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L’ambasciata americana a Kiev chiude per il pericolo di un attacco russo | Internazionale


Mercoledì l’ambasciata degli Stati Uniti a Kiev ha annunciato la chiusura temporanea delle sue strutture per timore di un attacco russo. “L’ambasciata ha ricevuto informazioni concrete su un potenziale attacco aereo russo il 20 novembre”, si legge nella nota dei servizi diplomatici statunitensi. Questo allarme arriva il giorno dopo che l’Ucraina ha utilizzato per la prima volta i missili americani ATACMS a lungo raggio contro un obiettivo militare sul suolo russo. Il Cremlino ha avvertito che l’uso di queste armi sul suo territorio costituisce un’escalation della guerra e che risponderanno con la forza.

Non è raro che i servizi diplomatici occidentali a Kiev inviino avvertimenti di questo tipo al personale assegnato in Ucraina nei momenti più caldi della guerra, soprattutto nei periodi in cui la Russia intensifica i suoi bombardamenti su larga scala contro la capitale. Lunedì l’Ucraina ha subito un massiccio bombardamento, il primo negli ultimi tre mesi, in cui l’invasore ha utilizzato 120 missili e 90 bombe droni. Ora, però, la decisione dell’ambasciata americana arriva pochi giorni dopo che il Cremlino ha minacciato ritorsioni contro le principali potenze europee e contro Washington se avessero dato il via libera all’uso da parte dell’Ucraina dei suoi missili a lungo raggio contro il territorio russo.

Ambasciata degli Stati Uniti a Kiev, in un’immagine del 2022.Anatolii Siryk (Future Publishing/Getty Images)

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato il 17 novembre che i missili ATACMS, con una gittata di 300 chilometri, potranno essere utilizzati contro obiettivi militari in Russia. A ciò si aggiunge che le forze armate ucraine utilizzano già da agosto i razzi di precisione americani Himars nella provincia russa di Kursk. Il primo utilizzo dell’ATACMS da parte dell’esercito ucraino in Russia è avvenuto nelle prime ore di martedì, contro un deposito di armi nella provincia di Bryansk, al confine con l’Ucraina. I media ucraini e gli analisti della difesa presumono che Washington consentirà l’attacco di unità militari nelle province di confine russe, ma non oltre.

Le minacce russe sono dirette anche a Francia e Regno Unito, che dovrebbero fare lo stesso passo di Biden consentendo rispettivamente ai loro missili a lungo raggio Scalp e Storm Shadow di colpire la Russia. Questo contesto di tensione non differisce molto da quello degli altri capitoli dell’invasione contro l’Ucraina, in cui le autorità russe hanno risposto ad ogni nuovo aiuto militare occidentale con severi avvertimenti. Fu allora che i primi missili americani ed europei furono usati contro le posizioni russe nella penisola di Crimea o nelle regioni occupate di Donetsk e Lugansk. Il Cremlino ha alzato i toni anche quando i primi caccia F-16 americani sono entrati in servizio in Ucraina quest’anno o quando, nel 2023, la Germania ha dato il via libera alla fornitura dei suoi carri armati Leopard.

L’attuale tensione coincide con l’approvazione da parte di Vladimir Putin di un cambiamento nella dottrina nucleare russa che consentirebbe di rispondere con armi atomiche all’aggressione sul suo territorio con armi convenzionali. Sabrina Singh, portavoce del Segretario alla Difesa americano, ha assicurato martedì che il Pentagono non è a conoscenza del fatto che la Russia stia preparando un attacco nucleare contro l’Ucraina.

Nelle ultime ore l’Ucraina ha continuato i periodici bombardamenti contro installazioni militari sul suolo russo. I servizi segreti del Ministero della Difesa (GUR) hanno assicurato martedì di aver distrutto un posto di comando nella provincia di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Il GUR riferisce delle proprie operazioni, che in caso di attacchi sul suolo russo, di solito vengono effettuate con droni bombardieri. Anche Andrii Kovalenko, membro del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, ha riferito che una fabbrica di droni è stata distrutta a Belgorod. Kovalenko ha aggiunto che questa mattina i droni bomba ucraini hanno distrutto un arsenale russo nella regione di Novgorod, a 680 chilometri dal territorio ucraino. La flotta di veicoli senza pilota è l’arma principale che l’Ucraina ha sviluppato per effettuare attacchi costanti a centinaia di chilometri all’interno della Russia.

Lo si è saputo anche oggi, secondo quanto riferito Il Washington Postche Biden ha autorizzato per la prima volta il trasferimento di mine antiuomo in Ucraina, cosa che fino ad ora aveva escluso per l’alto rischio di causare vittime civili. Sia l’esercito russo che quello ucraino utilizzano questi esplosivi in ​​enormi quantità lungo gli oltre 1.000 chilometri del fronte di guerra.



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