L’Amazzonia Blu compie 20 anni sotto la minaccia di mancanza di protezione per mancanza di budget
L’Amazzonia Blu, un’area di quasi 6 milioni di chilometri quadrati dove circola gran parte della ricchezza del Brasile, compie 20 anni questo sabato (16) sotto la minaccia di una crescente mancanza di protezione.
La fascia marittima, pari a due terzi dell’intero territorio continentale, copre il 95% della produzione nazionale di petrolio e l’85% di quella di gas. Da lì passa anche oltre il 90% delle esportazioni brasiliane.
I mezzi per difendere l’Amazzonia Blu, tuttavia, hanno sofferto di carenze di bilancio. La Marina Militare, strategica nella protezione di quest’area, dagli anni ’80 ha perso praticamente la metà della sua flotta.
Secondo il comandante della forza navale, Marcos Olsen, 43 navi sono prossime alla fine della loro vita utile.
In una recente dichiarazione alla Commissione Relazioni Estere e Difesa Nazionale della Camera dei Deputati, ha riferito che circa il 40% dello squadrone dovrà essere disattivato entro il 2028.
Negli ultimi cinque anni, la Marina non è riuscita a ricevere 3,3 miliardi di R$ per mantenere i propri investimenti.
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Amazzonia blu
L’area marittima sotto il controllo brasiliano non deriva da una decisione unilaterale. È il risultato di negoziati e trattati internazionali.
Il concetto di Amazzonia Blu è stato adottato dalla Marina nel 2004, in riferimento alla ricchezza naturale della foresta amazzonica, riconoscendone l’importanza e cercando di valorizzare gli ecosistemi marini.
La data del 16 novembre è stata scelta come Giornata nazionale dell’Amazzonia Blu in concomitanza con l’entrata in vigore della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, documento di cui il Brasile è firmatario.
Negli ultimi anni, il concetto di Amazzonia Blu si è diffuso sempre più, come spiega il capitano di mare e di guerra Rodrigo Carvalho, responsabile della pianificazione dello spazio marino della forza navale.
“Siamo riusciti, insieme all’IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica), a rappresentare l’Amazzonia Blu nell’Atlante Geografico Scolastico. E, insieme al MEC (Ministero dell’Istruzione), rappresentare questo vasto territorio marittimo nei libri di testo delle scuole superiori”, afferma Carvalho.
“Ribadiamo l’impegno della Marina brasiliana a preservare e difendere, per le generazioni future, questo grande patrimonio che abbiamo”, aggiunge il capitano.
