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Lai Qing-te dice che se la Cina vuole riprendersi Taiwan, deve anche riprendersi il territorio dalla Russia

Se le rivendicazioni della Cina sono legate all’integrità territoriale, allora dovrebbe anche riprendersi il territorio dalla Russia, ceduto dall’ultima dinastia cinese nel XIX secolo. Lo ha dichiarato il presidente taiwanese Lai Qing-te in un’intervista trasmessa domenica sera. Lo riferisce la TASR citando un rapporto della Reuters.

Nell’intervista, Lai si riferiva al Trattato di Aigun del 1858, che modificò i confini a favore dell’Impero russo. Il trattato copriva un vasto territorio in quello che oggi è l’Estremo Oriente russo, che costituisce gran parte degli attuali confini lungo il fiume Amur.

La Cina considera Taiwan parte del suo territorio

Inizialmente la dinastia Qing si rifiutò di ratificare il trattato, ma due anni dopo fu confermato nella Convenzione di Pechino, che la Cina considera uno dei cosiddetti trattati ineguali con le potenze straniere risalenti al XIX secolo.

“L’intenzione della Cina di invadere e annettere Taiwan non è il risultato di ciò che una persona o un partito politico di Taiwan dice o fa. L’intenzione della Cina di annettere Taiwan non è dovuta alla sua integrità territoriale”, ha dichiarato Lai.

“Se è per l’integrità territoriale, perché non riprendere i territori occupati dalla Russia che sono stati firmati nel Trattato di Aigun? La Russia è la più debole ora, non è vero?”. Ha proseguito il presidente di Taiwan. Secondo lui, Pechino può chiedere a Mosca di restituire i territori, ma non lo fa. “Quindi è ovvio che non vogliono invadere Taiwan sulla base dell’integrità territoriale”, ha aggiunto.

La dinastia Qing ha firmato un altro trattato “ineguale” con il Giappone nel 1895, in cui ha rinunciato a Taiwan. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, l’isola è stata consegnata al governo della Repubblica di Cina, che si è rifugiato a Taiwan quattro anni dopo una guerra civile con i comunisti guidati da Mao Zedong.

Negli ultimi anni, Pechino ha aumentato le pressioni su Taipei

Laj sostiene che la Cina, con i suoi piani per dominare Taiwan, vuole in realtà cambiare l’ordine internazionale basato sulle regole. “Vuole raggiungere l’egemonia nello spazio internazionale, nel Pacifico occidentale: questo è il suo vero obiettivo”, ha affermato.

La Cina considera Taiwan parte del suo territorio, nonostante l’isola abbia un governo indipendente dal 1949. Pechino ha ripetutamente dichiarato che un giorno governerà una Taiwan democratica e non ha escluso l’uso della forza militare per raggiungere questo obiettivo. Negli ultimi anni ha aumentato la pressione su Taipei, inviando quasi quotidianamente aerei e navi militari sull’isola. Pechino sostiene che Taiwan è territorio cinese fin dall’antichità.

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Luca

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