L’Ufficio del Procuratore Generale Federale (AGU) ha inviato, questo mercoledì (18), lettere alla Polizia Federale e alla Securities and Exchange Commission (CVM) per indagare su possibili crimini contro il mercato finanziario dopo la pubblicazione di falsi post attribuiti a discorsi di Gabriele Galípolofuturo presidente della Banca Centrale (BC).
Secondo AGU, le pubblicazioni includono anche disinformazione sulla politica monetaria e sulla Banca Centrale, e ha generato impatti negativi sul tasso di cambio del dollaro.
L’azione si svolge attraverso la Procura Nazionale dell’Unione per la Difesa della Democrazia (PNDD), attivata dal Segretariato per le Comunicazioni Sociali della Presidenza della Repubblica (Secom/PR).
Martedì (17), un profilo sospetto sulla rete sociale “X” con circa 3.500 follower ha pubblicato una notizia falsa utilizzando il nome Galípolo.
Nei post, il profilo cita presunte dichiarazioni dell’attuale direttore della politica monetaria in relazione alla valuta dei Brics e come questa potrebbe proteggere il mercato dall’influenza del dollaro.
In un altro post, l’autore della pubblicazione, chi non è identificatoafferma che Galípolo considera artificiale il rialzo del dollaro, che non vede lo scenario con preoccupazione e che l’obiettivo è riportare la moneta americana a 5,00 R$ nel 2025.
Le pubblicazioni del profilo in cui si parla di “visione strategica che trasforma le intuizioni in azioni” sono state replicate sui social network, diffuse nei gruppi di mercato e sono arrivate all’attenzione del consiglio della Banca Centrale, che ha smentito l’informazione.
Al momento della pubblicazione, Galípolo si trovava a Brasilia e non aveva nella sua agenda alcuna partecipazione ad eventi in cui avrebbe potuto rilasciare qualsiasi tipo di dichiarazione.
La pubblicazione è avvenuta prima della diffusione del verbale del BC Monetary Policy Committee (Copom), in un momento in cui il dollaro ha raggiunto un livello di R$ 6,20.
Nella lettera, basata sulle informazioni di Secom/PR, il PNDD afferma che la disinformazione, interferendo direttamente con la percezione del mercato, ha compromesso l’efficacia della politica pubblica federale in materia di stabilizzazione del tasso di cambioevidenziando l’elevato potenziale dannoso delle voci in questo contesto.
“È noto che esiste una relazione diretta tra il prezzo delle valute straniere, in particolare del dollaro, e i prezzi dei titoli negoziati nelle borse, tanto che il recente aumento di valore della valuta americana è stato accompagnato da un ribasso dell’importo dei titoli scambiati sul mercato dei capitali”, si legge in un estratto del documento.
Secondo l’IBGE, il numero di giovani “nessuno dei due” è il più basso dal 2012
*Con informazioni di Débora Oliveira, della CNN