Site icon La terrazza Mongardino

L’AGU afferma che le notizie false hanno avuto un impatto sul dollaro e chiede al PF di indagare



Mercoledì sera (18) la Procura Generale Federale (AGU) ha chiamato la Polizia Federale per indagare sulla diffusione di notizie false sui social media che coinvolgono il prossimo presidente della Banca Centrale, Gabriel Galípolo, e la politica monetaria brasiliana. L’organizzazione ha sostenuto che le fake news hanno compromesso le azioni del governo per contenere l’aumento del dollaro e “hanno generato impatti negativi sul prezzo”.

Una delle false dichiarazioni attribuite a Galípolo diceva che “la moneta BRICS ci proteggerebbe dall’estrema influenza che il dollaro esercita sul nostro mercato”. Il profilo che pubblicava i post su X è andato offline questo pomeriggio, ma il contenuto è stato ripubblicato.

L’AGU ha chiesto al PF di indagare su “comportamenti fraudolenti” che potrebbero costituire un “crimine contro il mercato dei capitali (manipolazione del mercato)”. Un’altra lettera è stata inoltrata alla Securities and Exchange Commission (CVM) affinché potesse essere avviata una procedura amministrativa sul caso.

“È noto che esiste una relazione diretta tra il prezzo delle valute straniere, in particolare del dollaro, e i prezzi dei titoli negoziati nelle borse, tanto che il recente aumento di valore della valuta americana è stato accompagnato da un ribasso nella quantità di titoli scambiati sul mercato dei capitali”, si legge in un estratto della lettera.

In una nota, l’organizzazione informa di essere stata contattata dal Segretariato per le Comunicazioni Sociali della Presidenza della Repubblica (Secom) in merito ad una serie di post che attribuivano false dichiarazioni a Galípolo.

“I post riportano posizioni prive di qualsiasi fondamento, prontamente smentite da Bacen, ma che hanno avuto notevoli ripercussioni sul mercato finanziario e su pagine e profili specializzati nell’analisi economica, fatto che ha generato impatti negativi sul tasso di cambio del dollaro”, ha affermato l’AGU.

La Procura nazionale dell’Unione per la difesa della democrazia (PNDD), collegata all’AGU, afferma nel documento che “la disinformazione, interferendo direttamente con la percezione del mercato, ha compromesso l’efficacia della politica pubblica federale di stabilizzazione del tasso di cambio, evidenziando la elevato potenziale dannoso delle voci in questo contesto”.

Il dollaro ha battuto tutti i record dalla presentazione del pacchetto di tagli alla spesa da parte del governo il 27 novembre. Il testo non è stato accolto favorevolmente dagli investitori, che hanno classificato le misure come “timide” data la necessità di riequilibrare i conti pubblici.

L’avvocato del PNDD Karina Lopes ha affermato, in una nota, che le pubblicazioni sui social network non possono “generare disinformazione sulle politiche pubbliche o minare la legittimità delle istituzioni democratiche, poiché questi comportamenti possono causare danni concreti all’efficiente funzionamento dello Stato di diritto democratico”.



source

Exit mobile version