Site icon La terrazza Mongardino

L’agente di polizia ricercato perché sospettato di lavorare per il PCC si consegna alla polizia


L’ufficiale di polizia civile Rogério de Almeida Felício, considerato latitante dopo un’operazione della Polizia Federale (PF) volta ad arrestare agenti civili di San Paolo sospettati di lavorare per il Primeiro Comando da Capital (PCC), si è consegnato questo giorno alla polizia Lunedì (23 ), a Santos, sulla costa di San Paolo.

Nel corso dell’operazione, avvenuta martedì scorso (17), quattro agenti della polizia civile sono stati arrestati con l’accusa di coinvolgimento con la più grande fazione criminale del Paese. Tra gli arrestati c’erano Fábio Baena, delegato della Polizia Civile, e Eduardo Monteiro.

Rogério de Almeida Felício era considerato un fuggitivo. Sono tutti tra quelli denunciati da Vinicius Gritzbach, un uomo d’affari legato al Primeiro Comando da Capital, ucciso l’8 novembre all’aeroporto di Guarulhos, a San Paolo.

UN CNN cerca di contattare la difesa di Rogério e lo spazio resta aperto per le manifestazioni.

Investigazioni

La polizia indaga sui crimini di manipolazione e fuga di informazioni dalle indagini di poliziavendendo protezione a criminali e agenti corruttori a beneficio del piano di riciclaggio di denaro della fazione criminale.

L’indagine è iniziata con l’analisi delle prove ottenute in diverse indagini di polizia che riguardavano transazioni finanziarie, collaborazioni pluripremiate e testimonianze.

L’indagine ha rivelato il modo complesso in cui si sono strutturati gli indagati chiedere tangenti e riciclare denaro servire gli interessi dell’organizzazione criminale.

Gli indagati rischiano di essere accusati di organizzazione criminale, corruzione attiva e passiva e occultamento di capitali. Le sanzioni combinate possono raggiungere 30 anni di carcere.

Cosa dice la difesa

In un comunicato, la difesa di Fábio Baena e Eduardo Monteiro ha dichiarato di sì indignato e che non c’è bisogno del carcere. Leggi sotto:

La difesa composta dal capo della polizia dott. Fábio Baena Martin e l’investigatore Eduardo Monteiro, INDIGNATO, chiariscono che l’arresto effettuato oggi non ha necessità, né idoneità e costituisce flagrante arbitrarietà.

È inaccettabile in Brasile banalizzare il diritto alla libertà, decretando arresti mediatici, senza contemporaneità, e i più gravi, per fatti che sono già stati indagati e ARCHIVIATI dalla Corte, su raccomandazione dello stesso Pubblico Ministero. La parola puerile di un mitomane, senza alcun nuovo elemento di prova, non avrebbe mai potuto motivare un provvedimento così eccezionale, lesivo dello status dignitatis e libertatis dei nostri elettori.

Va inoltre chiarito che entrambi sono apparsi spontaneamente per essere ascoltati e non hanno mai causato alcun imbarazzo alle ripetute indagini.

Inoltre, la difesa denuncia il fatto gravissimo che al delegato Baena non è stato dato il diritto e la possibilità di contattare i suoi avvocati informandoli del suo arresto e dell’esecuzione del mandato di perquisizione, il che non fa altro che rafforzare l’illegalità denunciata. La difesa sta adottando tutte le misure per porre immediatamente fine alla pretesa coercizione accertata.

*Sotto supervisione



source

Exit mobile version