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L’acqua della diga scoppiata spazza via interi villaggi: il disastro ha già fatto decine di vittime!

Almeno 60 persone sono rimaste uccise dopo la rottura della diga di Arbaat, nel Sudan devastato dalla guerra. Le operazioni di ricerca sono in corso nell’area colpita e si prevede che il bilancio delle vittime sarà ancora più alto, come riferisce la TASR, secondo quanto riportato dalla BBC News.

La diga di Arbaat ha una capacità di 25 milioni di metri cubi ed è la principale fonte di acqua potabile per la città costiera di Port Sudan, dove ha sede il governo militare. Dopo 16 mesi di guerra civile, il Sudan è stato afflitto da piogge torrenziali e inondazioni che hanno ucciso decine di persone e costretto altre decine di migliaia a fuggire dalle loro case.

L’acqua di una diga rotta ha spazzato via interi villaggi e fattorie di contadini. Le forti piogge hanno anche danneggiato il principale cavo in fibra ottica del Sudan, causando un blackout delle comunicazioni in molte parti del Paese per il secondo giorno consecutivo.

L’aviazione sta cercando di salvare le persone che si sono rifugiate in zone più alte. L’esercito ha esortato “le autorità federali e statali a utilizzare tutte le opzioni per assistere e fornire supporto ai cittadini in queste aree”.

“L’area è irriconoscibile. Le linee elettriche e idriche sono distrutte”. ha dichiarato il capo dell’autorità idrica dello Stato sudanese del Mar Rosso. La città di Port Sudan ospita il porto principale del Paese e un aeroporto funzionante, dove si dirigono la maggior parte degli aiuti necessari alla popolazione. “La città è a rischio di sete nei prossimi giorni”. ha dichiarato in un comunicato l’Associazione sudanese dei difensori dell’ambiente, aggiunge l’agenzia di stampa Reuters.

Quest’anno in Sudan sono già morte almeno 132 persone a causa di inondazioni e forti piogge, ha dichiarato lunedì il ministero della Sanità. Il Paese sta vivendo un’intensa stagione delle piogge da luglio, con occasionali inondazioni improvvise, soprattutto nel nord e nell’est del Paese.

Il Sudan è afflitto dalla guerra civile dall’aprile dello scorso anno, quando sono scoppiati i combattimenti tra le forze paramilitari di supporto rapido (RSF) e l’esercito sudanese. Milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case e diversi Stati regionali hanno dichiarato la carestia. Le condizioni climatiche estreme non faranno che aggravare la carenza di cibo.

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