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La violenza politica nelle elezioni municipali raggiungerà il record nel 2024, afferma lo studio


Secondo uno studio prodotto dalle organizzazioni non governative (ONG) Justiça Global e Terra dos Direito, le elezioni municipali del 2024 hanno raggiunto un numero record di casi di violenza politica.

Nel corso del periodo si sono verificati 558 casi di violenza politica. C’è stato un aumento di 344 casi rispetto alle ultime elezioni, nel 2020. Vedi la serie storica:

  • 2016: 46 casi
  • 2020: 214 casi
  • 2024: 558 casi

Sono stati analizzati eventi che hanno coinvolto politici in carica, pre-candidati, candidati, sostituti, non eletti e esponenti dei partiti.

“L’aumento dei casi nel 2024 rappresenta la continuazione di un trend osservato in anni di elezioni comunali, periodi in cui, dall’inizio della serie storica, abbiamo registrato un aumento dei casi di estrema violenza, dovuti soprattutto a contestazioni locali”, dice lo studio.

Minacce, attacchi e attentati

Entrambi minacce per quanto riguarda il attacchi fisici hanno registrato un forte aumento negli ultimi anni, soprattutto nel 2022 e nel 2024, afferma la ricerca.

Lo studio sottolinea che le minacce sono state il tipo di violenza più registrato nel corso degli anni, “spesso utilizzate come tattica per fare pressione o intimidire figure politiche senza l’uso diretto della forza letale”.

La persistenza di casi di attacchi e omicidi negli ultimi anni indica uno scenario in cui la violenza estrema sta diventando una risposta sempre più comune nelle controversie politiche.

Violenza politica ed elettorale in Brasile: giustizia globale e terra di diritti

Nella ricerca sono stati citati due casi di violenza durante il periodo elettorale: quello del sindaco di Taboão da Serra (SP), José Aprígio da Silva (Podemos), ucciso durante una sparatoria il 18 ottobre.



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