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La tensione politica in Venezuela aumenta e mette in ombra l’insediamento di Nicolás Maduro


L’opposizione venezuelana ha denunciato giovedì (9) l’arresto di María Corina Machado, leader del gruppo. Secondo gli oppositori è stata immediatamente rilasciata. Il governo venezuelano nega l’arresto. Corina stava partecipando a una manifestazione contro la cerimonia di insediamento di Nicolás Maduro, prevista per domani.

La leader dell’opposizione era presente ad una manifestazione a Chacao, alla sua prima apparizione pubblica in più di cento giorni.

Secondo quanto riferito, è stata arrestata dopo aver parlato all’evento dell’opposizione. Il luogo era circondato da agenti di sicurezza armati che avrebbero sparato a Maria Corina. Secondo quanto riferito dall’opposizione, sarebbe stata arrestata violentemente mentre lasciava la manifestazione.

Poco più di un’ora dopo l’incidente, la squadra di María Corina ha detto che era stata rilasciata. Secondo la nota, l’avversario è stato buttato giù dalla sua moto, allontanato con la forza dalla manifestazione e costretto a registrare video prima di essere rilasciato.

A Corina è stato impedito di partecipare alle elezioni dell’anno scorso ed è accusata dal regime chavista di tradire il Paese.

Gli espatriati scendono in piazza

Centinaia di venezuelani che vivono all’estero hanno organizzato manifestazioni contro Maduro questo giovedì.

Il principale è avvenuto nella Repubblica Dominicana, dove si trova Edmundo González, l’avversario di Maduro alle elezioni dello scorso anno. L’opposizione sostiene che González ha vinto la disputa con più del 70% dei voti.

Nella capitale Santo Domingo, l’ex diplomatico ha incontrato il presidente Luis Abinader e altri sette ex capi di Stato e di governo che riconoscono la vittoria di González. Il gruppo afferma di essere in viaggio a Caracas, nel tentativo di garantire che González assuma la presidenza al posto di Nicolás Maduro.

“L’unico modo per rispettare la sovranità del nostro Paese è riconoscere il mandato popolare e sovrano espresso il 28 luglio”, ha affermato González durante l’incontro.

Il regime venezuelano ha intensificato la repressione politica alla vigilia della cerimonia di insediamento di Maduro, prevista per questo venerdì (10). Gli investigatori hanno rilasciato una dichiarazione di ricerca per il gruppo che accompagnava Edmundo González.

Il ministro degli Interni, Diosdado Cabello, ha minacciato di abbattere qualsiasi aereo clandestino che sorvolasse il Paese, anche se trasportasse leader politici dall’estero.

Negli ultimi giorni si è verificata un’ondata di arresti arbitrari contro gli oppositori del regime.

Tra gli arrestati ci sono l’attivista Carlos Correa e l’ex candidato alla presidenza Enrique Márquez.

Maduro ha classificato le accuse come “truffe da parte dell’opposizione, interna ed esterna”.



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