Il cambio di orario annunciato è già qui. A causa del ritiro dell’anticiclone europeo, la tempesta atlantica si è avvicinata alla Penisola Garoéche porta con sé “venti aperti da sud-ovest, temperati e umidi”, spiega in una nota informativa l’Agenzia meteorologica statale (Aemet). Ciò si tradurrà in “precipitazioni diffuse nella Penisola durante questa settimana, più abbondanti nel quadrante sud-ovest, nonché in un aumento delle temperature”. Garoé è un albero che, nell’isola canaria di El Hierro, raccoglieva l’acqua dalla nebbia. Questo temporale lascerà piovere anche alle Isole Canarie a partire da martedì. È la settima tempesta della stagione con nome ed è stata nominata dall’Instituto Português do Mar e da Atmosfera, poiché inizialmente ha colpito le Azzorre con forti venti.
⚠️NOTA INFORMATIVA | La tempesta Garoé provocherà un cambiamento del tempo.
→ Piogge abbondanti nell’ovest della penisola, soprattutto nell’Andalusia occidentale e nell’Estremadura.
→ Venti intensi meridionali e rialzo termico: neve in alta montagna
(Tweet 1 di 2)
🔗https://t.co/oW7JOzMIDU pic.twitter.com/p8rWt0OJ4N—AEMET (@AEMET_Esp) 18 gennaio 2025
Domenica, preludio a questo cambiamento climatico, il cielo si è rannuvolato nella Penisola e le prime piogge hanno già interessato il terzo nordoccidentale della penisola, dove il tempo è stato localmente moderato e con nevicate sopra gli 800-1000 metri. A partire da lunedì le piogge si diffonderanno al resto della Penisola, più deboli e disperse nel Mar Cantabrico e sulla costa orientale. Inoltre le nevicate continueranno, estendendosi al resto dei rilievi del terzo settentrionale, alle zone dell’altopiano settentrionale e del sistema centrale, dove potranno lasciare accumuli consistenti.
“Non è escluso che nelle valli e nelle depressioni chiuse dell’altopiano settentrionale possano verificarsi piogge gelide”, afferma Aemet. La pioggia gelata “è composta da goccioline liquide che congelano al contatto con superfici molto fredde. Può formare lastre di ghiaccio pericolose per il traffico stradale”, avverte l’agenzia. Ci sono otto comunità sotto allerta, tutte gialle, il livello più basso, per pioggia, neve o freddo. Si tratta dell’Andalusia (pioggia), Castilla y León (neve), Castilla-La Mancha (neve), Catalogna (freddo), Estremadura (pioggia), Comunità di Madrid (neve), Navarra (neve) e La Rioja (neve).
Ma quanto e dove pioverà? Secondo l’agenzia, le precipitazioni più intense e persistenti “sono previste sul versante atlantico, soprattutto nel quadrante sud-occidentale della penisola, dove occasionalmente potrebbero essere forti e accompagnate da temporali”. È probabile che tra questo lunedì e mercoledì si accumuleranno in questa zona più di 100-150 litri per metro quadrato, soprattutto sui versanti meridionali della Sierra Morena e nel sistema centro-occidentale.
Inoltre si intensificherà il vento da sud, con forti intervalli sui versanti atlantici e cantabrici e probabili raffiche molto forti sulle zone costiere e montane. Quanto alle temperature, “aumenteranno, soprattutto quelle minime, per cui le gelate si ridurranno progressivamente d’intensità da ovest verso est e la quota neve aumenterà, limitando le nevicate alle zone di alta montagna”.
Martedì le allerte saranno ridotte a tre, gialla in Estremadura e Andalusia per pioggia, e gialla alle Canarie per mare mosso. Anche l’arcipelago sarà interessato da oggi dal nubifragio Garoécon possibili piogge su tutte le isole mercoledì.
Giovedì “le precipitazioni dovrebbero continuare, anche se perdendo intensità nel quadrante sud-occidentale della penisola, dove si attenueranno gradualmente”. Tuttavia è probabile che rimarranno nella metà settentrionale della penisola. Si prevede un nuovo calo delle temperature, per cui la pioggia si presenterebbe sotto forma di neve nei sistemi montuosi.