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La svalutazione del real è avvenuta principalmente a causa di fattori interni, afferma BC


La Banca Centrale (BC) ha affermato che la svalutazione del real rispetto al dollaro è dovuta principalmente a fattori interni, citando direttamente la percezione negativa del mercato con la condotta della politica fiscale da parte del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT).

Lo afferma in una lettera aperta, che spiega il mancato raggiungimento dell’obiettivo di inflazione per il 2024, inviata questo venerdì (10) al ministro delle Finanze, Fernando Haddad.

L’indice Broad National Consumer Price Index (IPCA) per il 2024, pubblicato in precedenza, era del 4,83%, al di sopra del tetto obiettivo del 4,5%. Il centro dell’obiettivo era il 3%.

“Il fatto che il real sia stata la valuta con il maggiore deprezzamento nel 2024, considerando le sue controparti internazionali e i paesi avanzati, suggerisce che fattori interni e specifici del Brasile abbiano giocato un ruolo significativo in questo movimento del tasso di cambio”, afferma il BC.

Nella nota, firmata dal presidente del comune, Gabriel Galípolo, si precisa inoltre che lo scenario fiscale del Brasile ha inciso “in modo rilevante” sulla svalutazione della moneta brasiliana.

“A livello interno, la percezione dello scenario fiscale da parte degli agenti economici ha influenzato significativamente i prezzi degli asset e le aspettative degli agenti, in particolare il premio per il rischio, le aspettative di inflazione e il tasso di cambio”, si legge nella nota.

La lettera sottolinea che, oltre all’aumento del dollaro, anche il forte ritmo di crescita dell’attività economica e i fattori climatici hanno contribuito all’aumento dell’inflazione.

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