La Corte Suprema Federale (STF) valuta “ulteriori misure di sicurezza” per premunirsi contro episodi come quello accaduto mercoledì scorso (13), quando un uomo ha fatto esplodere delle bombe in Praça dos Três Poderes e si è suicidato facendosi esplodere uno dei manufatti, davanti al palazzo del Tribunale.
Informazioni sul dibattito interno alla FST sulle nuove misure di sicurezza sono state diffuse da Folha de San Paolo, questo venerdì (15).
Attualmente la STF dispone di un sistema di monitoraggio video che definisce le barriere di sicurezza visiva.
Funziona così: quando qualcuno supera un certo limite, il sistema avvisa le guardie di sicurezza del movimento attraverso segnali luminosi. Il sistema ha anche uno strumento di riconoscimento facciale.
L’STF alimenta anche il proprio database di persone che la Corte ritiene potenzialmente a rischio di “attaccare” l’STF.
La STF ha deciso di reinstallare le sbarre
Dopo l’episodio della scorsa settimana, la STF ha deciso di ripristinare, a tempo indeterminato, le sbarre che delimitano lo spazio di sicurezza del palazzo della Corte Suprema.
“È una vergogna che un atto terroristico come questo impedisca alla piazza di ritornare alla gente come dovrebbe essere”, ha detto a proposito del provvedimento il presidente della STF, Luís Roberto Barroso.
Secondo Folha, la Polizia Militare (PM) ha offerto alla STF di condividere un database per migliorare il sistema di riconoscimento facciale, ma la Corte sta ancora valutando se accettare la proposta.
Giovedì (14), durante un incontro con i ministri Roberto Barroso e Alexandre de Moraes, il segretario esecutivo della Pubblica Sicurezza del Distretto Federale, Alexandre Patury, ha confermato il rafforzamento dei pattugliamenti nella regione centrale di Brasilia e ha dichiarato che, nonostante dopo la incidente, l’Esplanada dos Ministérios rimane il “luogo più sicuro” del Paese.