La decisione del ministro Luiz Fux è stata appoggiata in plenaria virtuale dai ministri; vieta inoltre la pubblicità per bambini e adolescenti
La STF (Corte Suprema Federale) ha confermato questo giovedì (14.nov.2024) all’unanimità la decisione (integrale – PDF – 179 kB) del ministro Luiz Fux di vietare l’uso delle prestazioni di assistenza sociale nelle scommesse sportive online – le cosiddette scommesse .
Fux ha deciso che il governo federale, attraverso il Ministero delle Finanze, deve adottare misure di “protezione speciale” per impedire l’utilizzo delle risorse del programma di assistenza nelle scommesse online a quota fissa. La determinazione comprende, ad esempio, le prestazioni versate da Bolsa Família e BPC (Continuous Payment Benefit).
Il caso è stato giudicato in una sessione plenaria virtuale e ha avuto il voto favorevole di tutti e 10 i ministri. Formalmente, il processo è iniziato alle 11 e si concluderà alle 23,59 di questo giovedì (14 novembre).
La decisione stabilisce inoltre che debbano essere applicate immediatamente le norme dell’ordinanza 1.231/2024, sul divieto di pubblicità sui siti di scommesse rivolte a bambini e adolescenti. Inizialmente, le misure dell’ordinanza entrerebbero in vigore nel 2025.
Nel suo voto (integrale – PDF – 118 kB), Fux sottolinea“l’attuale scenario di evidente insufficiente protezione” nel regolamento, con “effetti deleteri immediati, soprattutto sui bambini, sugli adolescenti e sui bilanci familiari dei beneficiari dei programmi di assistenza”.
La decisione è stata presa nell’ADI (Azione diretta di incostituzionalità) 7.721, con la quale la CNC (Confederazione nazionale del commercio di beni, servizi e turismo) chiede che la Legge scommesse (14.790/2023) sia dichiarata incostituzionale dalla Corte Suprema. Sul tema si sono svolte due giorni di udienze presso la Corte Suprema.
Il giudizio nel merito, però, dovrebbe tenersi solo nel 2025. Secondo Fux si prevede di discutere la questione nella prima metà del prossimo anno.
Ricerca PowerData effettuato dal 12 al 14 ottobre di quest’anno ha dimostrato che almeno il 30% dei brasiliani che ricevono Bolsa Família mensilmente hanno dichiarato di aver già piazzato scommesse online. Se si considera la percentuale dei beneficiari totali del programma sociale, questa equivale a 16 milioni di brasiliani.
Tra i beneficiari della Bolsa Família che hanno dichiarato di aver già piazzato una scommessa online, il 26% ha affermato di aver già contratto debiti a causa delle spese per le scommesse. Coloro che dichiarano di aver giocato ma di non essersi indebitati sono il 58%. Nonostante ciò, significativa è anche la percentuale di chi ha preferito non rispondere: il 16%.