La situazione delle inondazioni in Ungheria è grave, ma il Paese è sicuro, dice Viktor Orbán
“La protezione di Budapest è assicurata. Entro mercoledì sera sono state costruite linee di difesa per proteggere fino a 900 centimetri”, ha dichiarato il primo ministro ungherese, aggiungendo che si tratta di un livello superiore al precedente record del Danubio.
L’Ungheria è al sicuro nonostante la gravità della situazione delle inondazioni, ha dichiarato giovedì il primo ministro Viktor Orbán, affermando che ci sono abbastanza risorse e persone per proteggersi dalle inondazioni. Lo riferisce il corrispondente di TASR a Budapest, citando l’agenzia di stampa MTI.
Le linee di difesa stanno proteggendo efficacemente anche le aree più sensibili della capitale, come i dintorni dell’Isola di Margit (Margitsziget) o il sottopassaggio di Piazza Batthyány, ha sottolineato il primo ministro.
Venerdì, ha aggiunto, alcuni tratti della strada nazionale numero 2 che porta a Vacovo dovranno essere chiusi. Mercoledì si è verificata una situazione critica nel villaggio di Kismaros, ma il dispiegamento dell’esercito è riuscito a rafforzare la protezione.
Salvo emergenze o incidenti, sarà possibile tenere sotto controllo l’ondata di piena che dovrebbe lasciare l’Ungheria a metà della prossima settimana, ha aggiunto Orbán, definendo ancora una volta la situazione grave e complessa.
In Ungheria è in corso il settimo giorno di protezione dalle inondazioni. Il fiume Litava raggiungerà il suo culmine vicino alla città di Mosonmagyaróvár in mattinata e si prevede che raggiungerà livelli record. Il Danubio raggiungerà il picco nella zona di Dunaremete. L’onda di piena si muove a una velocità di 50-55 chilometri in un giorno. La velocità di diminuzione dei livelli in Austria è rallentata e questo rappresenta una seria minaccia, secondo Orbán.
Secondo István Láng, direttore dell’Ispettorato nazionale delle acque, il Danubio raggiungerà il culmine nei pressi di Komárom venerdì e a Budapest sabato.
