La Siria limita l’ingresso dei libanesi oltre confine, dicono le fonti
Il nuovo governo siriano ha imposto restrizioni ai libanesi che tentano di attraversare il confine tra i due paesi, hanno riferito venerdì una fonte della sicurezza libanese e un funzionario siriano (3).
Le restrizioni, imposte mentre il Libano cerca di migliorare i legami con i nuovi governanti del paese vicino, significano che i libanesi che non hanno una residenza o una famiglia in Siria non potranno attraversare il confine, secondo un funzionario libanese. La fonte ha ricordato inoltre che esistono eccezioni per coloro che hanno altri interessi in territorio siriano.
Il funzionario ha descritto le misure come “temporanee” e ha detto che erano il risultato di una disputa tra entrambe le parti sul presunto maltrattamento da parte di funzionari libanesi dei siriani che cercavano di entrare o lasciare il Libano.
Non è stato possibile raggiungere il ministro degli Interni libanese, responsabile delle frontiere, per un commento sulla questione.
L’esercito libanese ha detto che cinque soldati sono rimasti feriti negli scontri contro siriani non identificati quando le truppe hanno cercato di chiudere un valico di frontiera illegale vicino a Baalbeck, nel nord-est del Libano.
Rapporti tra Siria e Libano
Il Libano ha dichiarato di essere desideroso di migliorare le relazioni con la Siria dopo che i ribelli hanno rovesciato Bashar al-Assad l’8 dicembre, aprendo un nuovo capitolo nelle relazioni tra i popoli dopo periodi di tensione da quando i due paesi sono diventati stati indipendenti nel decennio dal 1940.
Hezbollah, un gruppo sciita libanese sostenuto dall’Iran, ha svolto un ruolo importante nel sostenere Assad durante la guerra civile in Siria, combattendo i ribelli islamici sunniti che lo hanno estromesso il mese scorso.
Lo Stato siriano, amministrato dalla dinastia Assad, ha dominato anche il Libano per 15 anni, dal 1975 al 1990, durante la guerra civile libanese, controllando di fatto la politica del Paese fino al 2005.
Quell’anno, l’assassinio dell’ex primo ministro libanese Rafik al-Hariri a Beirut suscitò proteste locali e pressioni da parte dell’Occidente che finirono per costringere la Siria al ritiro dal suo vicino.
