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La Russia accusa la Francia di mancata cooperazione dopo l’arresto del capo di Telegram

L’ambasciata russa a Parigi domenica ha accusato le autorità francesi di rifiutarsi di collaborare in seguito alla detenzione del fondatore e amministratore delegato della piattaforma Telegram Pavel Durov. Lo ha riferito l’AFP citando i media russi.

L’uomo d’affari Durov è stato arrestato dalle autorità francesi sabato all’aeroporto di Parigi-Le Bourget nell’ambito di un’indagine su reati legati alla piattaforma Telegram.

“Abbiamo immediatamente chiesto alle autorità francesi di spiegare le ragioni di questa detenzione e abbiamo chiesto che i suoi diritti siano protetti e che gli sia concesso l’accesso consolare. La parte francese si è finora rifiutata di collaborare su questo tema”, ha dichiarato l’ambasciata russa a Parigi in una dichiarazione citata dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti. Secondo la Reuters, i diplomatici russi sono in contatto con l’avvocato dell’uomo d’affari.

Durov, 39 anni, è nato in Russia ma ha lasciato il Paese nel 2014 dopo aver rifiutato di soddisfare le richieste di chiudere le comunità di opposizione sul suo social network VKontakte, che ha venduto. Ha la cittadinanza francese dal 2021.

Durov è arrivato in Francia dall’Azerbaigian con il suo jet privato, ha riferito l’AFP, citando una fonte che ha familiarità con il caso.

Le autorità francesi hanno emesso un mandato di arresto nei suoi confronti nell’ambito di un’indagine preliminare su una serie di reati, tra cui frode, traffico di droga, cyberbullismo, criminalità organizzata e sostegno al terrorismo, ha aggiunto la fonte AFP. Durov è sospettato di non aver adottato misure per limitare l’uso criminale della sua piattaforma Telegram. Dovrebbe comparire in tribunale domenica.

“Basta con l’impunità di Telegram”, ha detto un investigatore, sorpreso che Durov sia volato a Parigi sapendo di essere ricercato.

La piattaforma criptata Telegram, con sede a Dubai, si sta posizionando come alternativa ai siti di social network statunitensi, che sono stati criticati per l’abuso commerciale dei dati personali degli utenti, come riporta l’AFP. Telegram si è impegnata a non divulgare mai informazioni sui suoi utenti.

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