La riduzione è sostenuta dal 64% degli intervistati
La conclusione del viaggio 6X1 è sostenuta dal 64% dei brasiliani, secondo un sondaggio Datafolha realizzato il 12 e 13 dicembre e diffuso questo sabato (28). Secondo l’indagine, i contrari al cambiamento sono il 33% e il 3% non sa rispondere. L’argomento è stato oggetto di una proposta di emendamento alla Costituzione a novembre ed è diventato virale sui social media.
Attualmente il carico di lavoro per i lavoratori con contratto formale è di 44 ore settimanali, sei giorni alla settimana. L’indagine chiedeva se il carico dovesse essere ridotto. Per il 70% il viaggio ideale dovrebbe durare cinque giorni, il 17% ne consiglia sei e il 7% quattro. Una giornata lavorativa giornaliera massima fino a otto ore è considerata ideale dall’82% e solo il 7% suggerisce da otto a 12 ore.
Gli uomini sono la maggioranza di coloro che disapprovano la riduzione (40%), mentre il 70% delle donne è favorevole. In questo caso il margine di errore è di tre punti percentuali.
La percentuale varia anche in base alla fascia di età. Tra gli over 60, il 48% è contrario alla riduzione dell’orario di lavoro. Tra i più giovani, quelli tra i 16 ei 24 anni, l’81% è favorevole alla riduzione dell’orario di lavoro. Il margine di errore è di cinque punti percentuali.
In relazione al reddito familiare mensile, il tasso di approvazione più alto proviene da coloro che guadagnano fino a due salari minimi (o R$ 2.824), 68%. Tra coloro che guadagnano più di cinque salari minimi (7.060 R$), il 43% è contrario. Il margine di errore nel primo caso è di tre punti e sei nel secondo.
La riduzione ha inoltre più sostegno tra gli intervistati che si dichiarano neri (72%) e di razza mista (66%) che tra quelli bianchi (59%). Questi gruppi hanno margini di errore rispettivamente di cinque, tre e quattro punti.
Sono state intervistate 2.002 persone di età pari o superiore a 16 anni in 113 comuni di tutto il Paese. Per il campione totale, il margine di errore è di più o meno due punti percentuali e il livello di confidenza è del 95%.
La giornata 6×1 può ancora essere presentata
La proposta di emendamento alla Costituzione, firmata dalla deputata Erika Hilton (Psol-SP), non è stata depositata alla Camera dei Deputati, ma è in discussione tra i parlamentari. Propone di ridurre l’orario di lavoro massimo a 36 ore settimanali, 4 giorni a settimana. Così, al posto del sistema denominato 6×1, che prevede un giorno libero ogni sei lavorati, entrerebbe in vigore il sistema 4×3, con quattro giorni lavorati e tre giorni liberi.
L’iniziativa è arrivata sulla scia del movimento Life Beyond Work (VAT), che ha guadagnato forza sui social media a partire da settembre dello scorso anno. Tutto è iniziato con un post contro il viaggio 6×1 realizzato dall’attivista Rick Azevedo, che lavorava come commesso in un negozio. L’argomento è diventato virale e da allora il movimento è riuscito a raccogliere 1,5 milioni di firme su una petizione a favore della riduzione dell’orario di lavoro.
L’argomento è stato uno dei più discussi sui social nel mese di novembre. Inizialmente l’idea era vista come populista e difficile da attuare. Dopo le pressioni provenienti da internet, c’è stato un maggiore sostegno da parte dei parlamentari alla richiesta presentata dal deputato psolista. Anche alcuni deputati del PL, contrari all’iniziativa, si sono espressi a favore della riduzione della giornata lavorativa 6×1.