“La questione è chiusa”, dice Messias alla CNN a proposito della disputa sugli emendamenti
Lo ha detto il procuratore generale dell’Unione, Jorge Messias CNN che il governo non si appellerà alla Corte Suprema Federale (STF) per cercare di approvare gli emendamenti parlamentari rimasti bloccati per ordine del ministro Flávio Dino.
“Missione compiuta. Rispetteremo il minimo sanitario e solo nel 2025”, ha affermato Messias. “Questa questione è chiusa”, ha continuato.
La dichiarazione di Messias è stata fatta dopo la decisione di Dino, questo martedì (31), di sbloccare il pagamento per gli emendamenti proprio perché il governo possa raggiungere il minimo sanitario costituzionale, la cifra minima che deve essere spesa nel settore.
Secondo la Costituzione, l’Unione deve investire in azioni e servizi sanitari pubblici una somma pari almeno al 15% delle entrate correnti nette.
Secondo i dati dell’Ufficio del Procuratore Generale Federale (AGU), per garantire il rispetto della soglia nel 2024 saranno necessari 370 milioni di R$. Del totale, 40,5 milioni di R$ proverranno dagli emendamenti della commissione del Senato federale e 330 milioni di R$ dallo stesso tipo di emendamento della Camera dei Deputati.
La decisione di Dino ha liberato il pagamento degli emendamenti fino al raggiungimento dell’importo sopra indicato.
Le Commissioni Sanità di Camera e Senato dovranno comunque confermare l’assegnazione di tali emendamenti entro il 31 marzo 2025. In caso contrario gli importi verranno automaticamente annullati.
Fino a questa approvazione da parte dei comitati non deve esserci “nessun successivo atto di esecuzione” degli importi, ovvero il pagamento è condizionato alla ratifica da parte dei comitati.
Il resto degli emendamenti non può essere pubblicato. Solo dalla Camera, l’importo totale raggiunge i 4,2 miliardi di real in indicazioni di emendamenti in commissione sponsorizzati dai leader dei partiti che sono stati annullati dal magistrato.
Il Senato ha fatto annullare anche gli emendamenti della commissione Dino.