La pubblicità di Campofrío resuscita i grandi personaggi della storia della Spagna contro la globalizzazione, gli appartamenti turistici e i tuktuk | Televisione
Quando l’attore José Luis López Vázquez (morto nel 2009) arriva nella Madrid del 2024, scopre che nella casa del poeta Francisco de Quevedo c’è ora un appartamento turistico. “Il quartiere… non è più per quelli di qui. “Ce lo hanno portato via”. Valle-Inclán conferma che il teatro dove ha debuttato Calderón de la Barca ora è un negozio di occhiali. E il comico Miguel Gila è quasi stato investito da a tuk tuk. Sono alcuni degli scontri che affrontano quest’anno i protagonisti dello spot pubblicitario di Campofrío, che ha resuscitato alcuni dei nomi più famosi della storia della Spagna per confrontarli con le città globalizzate del XXI secolo nella campagna che hanno chiamato Identico.
La voce che canta di macchiare pubblicità, un classico ogni Natale, è Óscar Lasarte, che torna a interpretare Gila dopo la première del film venerdì scorso È il nemico? Il film di Gila. Rody Aragón e Gerard Jofra, dal canto loro, si sono messi nei panni dei rispettivi padri, il clown Fofó e il comico Eugenio. Tra gli altri personaggi presenti in questa discesa nel mondo dei vivi ci sono l’attrice Sara Montiel, la poetessa Gloria Fuertes, la regina Isabel la Católica, Santa Teresa de Jesús, la tonadillera Estrellita Castro o il pittore Francisco de Goya. “Non cercavamo tanto la somiglianza fisica ma, come accade nel cinema, la sua capacità interpretativa e che il suo messaggio fosse credibile e commuovesse”, spiega Raquel Martínez, direttore creativo nella nota di presentazione.
Lo scopo della pubblicità (oltre a vendere prosciutti questo Natale) è, come al solito, quello di mescolare l’umorismo con una lezione sociale nella Spagna di oggi. In questa occasione lo hanno utilizzato per criticare il “mondo sempre più globalizzato, dove le culture si confondono e i costumi si omogeneizzano”, spiegano in un comunicato: si tratta di “una campagna che, di fronte al rischio concreto di perdere la nostra identità, vuole essere un omaggio al nostro modo di essere e a quei valori che condividiamo e che ti fanno sapere come capire dove ti trovi non importa quanto sia grande il nemico”, sottolineano riferendosi a Gila. Campofrío unisce così valori come la solidarietà o la generosità con la cucina “tradizionale” che Campofrío rappresenta, secondo la pubblicità. Uno shock culturale che invita, alla fine, a riscoprire ciò che rende unici gli spagnoli. In sottofondo suona la canzone Mocedades, composta da Juan Carlos Calderón. Sei tuquesta volta cantata da Eva McBel.
Il marchio ha deciso quest’anno di rinunciare ai raduni di celebrità e di sostituirli con personaggi storici deceduti. L’anno scorso, ad esempio, lanciarono un appello contro l’intelligenza artificiale circondati da una tavolata natalizia piena di volti noti.