La Procura generale russa ha intentato una causa contro diverse divisioni della compagnia petrolifera Shell. Lo hanno rivelato venerdì i documenti del tribunale. La TASR ne parla sulla base di un rapporto della Reuters.
La causa, depositata presso il Tribunale arbitrale di Mosca il 2 ottobre, è è indirizzata a otto divisioni della Shell. I documenti indicavano che dietro la causa c’erano la Gazprom russa, il Ministero dell’Energia russo, le autorità regionali dell’isola pacifica di Sakhalin, la Sakhalin Energy e l’ufficio del procuratore generale russo. Non sono stati forniti ulteriori dettagli e la Shell ha rifiutato di commentare.
Shell aveva diversi progetti in Russia prima che Mosca inviasse i suoi militari in Ucraina nel febbraio 2022. La società aveva una partecipazione in un impianto di gas naturale liquefatto sull’isola di Sakhalin gestito da Gazprom, controllata dal Cremlino.
La Russia in risposta alle sanzioni imposte dall’Occidente ha consolidato il controllo dell’impianto di Sakhalin e la Shell ha lasciato la Russia. Ciò ha comportato la cessazione delle attività presso l’impianto di Sakhalin, così come di altre attività quali gli investimenti nel progetto del gasdotto Nord Stream 2.