Noioso è quel ragazzo che dice “te l’avevo detto”, oppure “lo sapevo già”.
Beh, ti avevo avvisato e lo sapevo già, così come quanto sono noioso. Molto.
Il raro lettore rilegga quanto riportato qui nell’articolo di lunedì scorso (9): “Mercoledì (11), a Doha, in Qatar, il Botafogo affronterà gli imbattuti campioni della Concacaf, i messicani del Pachuca, già eliminati dal campionato messicano. è arrivato venerdì alla fase della Coppa Intercontinentale, ancora una volta chiamata, e si aggiornerà, a differenza dei brasiliani, che voleranno 15 ore e arriveranno in 48 ore. ore prima della partita, con sei ore di jet lag da togliere al corpo e alla mente. La cosa migliore sarebbe ringraziare l’invito e declinare, cosa impensabile, come sappiamo, nella macina del calendario calcistico mondiale.
Ebbene, non c’era altro modo.
Solo chi ignora nozioni minime di fisiologia minimizza la sfida posta ai campioni del Brasile e della Libertadores.
Nella 75esima partita della stagione, la quinta in 16 giorni, dopo aver battuto il Palmeiras, a San Paolo; Atlético Mineiro, di Buenos Aires; l’Internazionale, a Porto Alegre; dopo il flash party di Rio de Janeiro per festeggiare il titolo nazionale dopo aver battuto il San Paolo, la squadra si reca in Qatar, arriva lunedì sera ed entra in campo per 48 ore con sei ore di differenza da superare, oltre al rivale Pachuca , per un mese concentrato solo sulla partita e da venerdì in Qatar, jet lag già superato.
Poi c’è chi dice che è obbligo degli atleti superare tali ostacoli proprio perché sono atleti. È il contrario: proprio perché sono atleti hanno bisogno di stare sugli zoccoli per produrre, perché i riflessi soffrono, la testa sente, le gambe mancano, per quanta voglia abbiano.
“Ah, ma gli stessi Botafoguenses, come il tecnico Artur Jorge e il capitano Marlon Freitas, hanno detto che la stanchezza non era una scusa, che Pachuca ha giocato meglio”.
È ovvio!
Presentavano la stanchezza come una scusa e sarebbero stati accusati di presentare la stanchezza come una scusa.
Hai bisogno di disegnare?
La stanchezza non è una scusa, è una giustificazione.
Superare i quarti di Coppa Intercontinentale è stato ancora più difficile che battere il Real Madrid il mercoledì successivo, fuso orario alle spalle, stanchezza scientificamente gestita.
Ma c’è sempre chi dice che a mezzogiorno gioca nudo e non si lamenta.
Difficile discutere con chi la pensa così, i terrapiattisti del calcio in particolare, e dello sport in generale, gli stessi che disdegnano l’altitudine, probabilmente perché non hanno mai subito disagi.
La squadra del Botafogo è stata sottoposta ad un test sovrumano e ha dimostrato di non avere Superman.
Forse dovevo entrare con la squadra titolare e cercare di risolvere la partita nel primo tempo?
Forse, è facile dirlo adesso, senza aver visto gli esami di Marlon Freitas, Savarino e Almada, probabilmente risparmiati per il secondo tempo, quando gli avversari sarebbero più provati e il trio potrebbe giocare alla pari.
Ci sono solo due certezze: è viltà pretendere da qualcuno ciò che qualcuno non può dare; Il calcio brasiliano non si impone da molto tempo.
Dal 2012.
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