La polizia arresta un “serial killer” di cani e gatti all’interno di SP
Un uomo sospettato di essere un “serial killer” di cani e gatti è stato arrestato questo venerdì 20 a Itapetininga, nell’entroterra di San Paolo. Secondo la Polizia Civile, il sospettato, il cui nome non è stato diffuso, potrebbe aver causato la morte di almeno 50 animali attraverso avvelenamenti, percosse, mutilazioni e altri tipi di morti dolorose. Ha utilizzato i social media per adottare i cani e i gatti che sarebbero diventati vittime.
Sul caso sono iniziate le indagini del Settore Protezione Animali (Sepa) della Polizia Civile, dopo aver ricevuto denunce. Dall’indagine è emerso che il sospettato ha utilizzato i social media per chiedere animali in donazione e ha anche catturato cani e gatti sciolti per le strade del quartiere di Vila Célia, dove viveva.
Poi, secondo quanto accertato, gli animali sono stati sottoposti a maltrattamenti che hanno portato a morti seriali. Le violenze, secondo la polizia, sono state compiute ricorrendo alla tortura e alla crudeltà.
I corpi di cani e gatti sono stati rinvenuti sepolti o abbandonati in luoghi prossimi all’abitazione dell’investigatore, nella proprietà confinante, in una stalla abbandonata e nel lago di un condominio del quartiere.
Oltre a disporre l’arresto, il Tribunale ha autorizzato la perquisizione dell’abitazione e la violazione del segreto telefonico e telematico dell’indagato per consentire ulteriori accertamenti. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati dispositivi elettronici e veleni che potrebbero essere stati utilizzati per i delitti.
Secondo la Polizia Civile, uno dei casi che ha attirato la loro attenzione è stato il salvataggio di un cane con le zampe rotte. È morta giorni dopo aver subito gli attacchi. In un altro caso, avvenuto nell’aprile di quest’anno, un cucciolo è stato trovato imbavagliato e con le zampe legate. In un comunicato, la polizia ha affermato che entrambi i casi si sono verificati in luoghi che indicano la vicinanza diretta alla persona indagata.
La segnalazione non è riuscita a contattare la difesa dell’arrestato.