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La PGR si pronuncia contro il viaggio di Bolsonaro all’insediamento di Trump – 15/01/2025 – Power


Il Procuratore Generale della Repubblica, Paolo Gonetsi è espresso contro il Jair Bolsonaro (PL) al U.S.A. per il possesso di Donald Trump.

In un documento inviato al STF (Corte federale suprema) questo mercoledì (15), il pubblico ministero ha dichiarato che non esisteva alcuna “esigenza fondamentale, urgente e ineludibile” che l’ex presidente lasciasse il Paese.

Secondo la difesa di Bolsonaro, egli intendeva viaggiare tra venerdì (17) e mercoledì (22) per seguire il programma dell’assunzione della carica di presidente da parte di Trump. L’inaugurazione è prevista per il 20.

La decisione sarà presa dal ministro della STF Alexandre de Moraes.

A Bolsonaro viene negato il passaporto e gli è vietato lasciare il Paese nell’ambito delle indagini di cui è oggetto, compreso il sospetto di coinvolgimento nel tentato colpo di stato del 2022.

Mercoledì scorso (8), l’ex presidente ha ringraziato Trump sui suoi social network e ha affermato che la sua difesa aveva già inviato alla STF la richiesta di rilascio del passaporto.

UN Polizia federale ha incriminato Bolsonaro con l’accusa di coinvolgimento in un piano volto a impedire l’inaugurazione dell’ Lula (P.T) nel 2022. Si aggiunge l’accusa penale altri contro il capitano di riserva.

Sabato (11), il relatore del caso alla Corte Suprema, Alexandre de Moraes, ha ordinato all’ex presidente di inviare un documenti comprovanti l’invito ricevutoaffermando che gli orari degli eventi o il programma delle cerimonie non erano stati comunicati.

Nell’ordinanza, Moraes ha affermato che l’invito incluso nella richiesta è stato inviato all’e-mail del deputato federale Eduardo Bolsonaro (PL-SP), figlio dell’ex presidente, tramite un indirizzo e-mail “non identificato” e senza dettagli delle cerimonie.

All’inizio della settimana, il Gli avvocati di Bolsonaro hanno assicurato il ministro della veridicità dell’e-mail. Secondo loro, si tratta di un mezzo di “comunicazione formale utilizzato dal suddetto team cerimoniale” e l’uso di domini online specifici e temporanei è comune negli eventi di inaugurazione presidenziale americana.

“La buona fede del dichiarante è onorata, in casu, che l’invito inviato tramite email ufficiale dal comitato rappresentato da Donald J. Trump sia vero, proprio perché bugie o omissioni intenzionali possono portare a severe conseguenze”, affermano gli avvocati.

Nella stessa risposta, la difesa afferma che l’insediamento del presidente eletto è un “evento di notevole portata politica e simbolica e l’invito a partecipare alla sua cerimonia è carico di significati e implica diversi aspetti importanti, come il rafforzamento dei legami e il rafforzamento delle relazioni bilaterali”. tra i paesi attraverso il dialogo tra due leader globali”.

Gli avvocati hanno inoltre ribadito l’impegno dell’ex presidente a non ostacolare “l’avanzamento delle indagini” e a rispettare pienamente le misure cautelari imposte.



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