UN PGR (Procura Generale) ha denunciato Leonardo Rodrigues de Jesus, il Leo Indioper il partecipazione ad atti di colpo di stato 8 gennaio 2023.
È stato citato in giudizio con l’accusa di cinque reati. Essi sono: associazione per delinquere armata, tentata abolizione violenta dello stato di diritto democratico, colpo di stato, danneggiamento qualificato e deterioramento di beni vincolati.
La PGR gli chiede anche di pagare una multa per riparare il danno, con importo da definire. L’informazione era pubblicato da G1 e confermato dall’UOL.
Spetta ora alla STF accogliere o respingere il reclamo. Se accettato, Léo Índio diventerà un imputato, bersaglio di un’azione penale, che prevede la raccolta di prove e dichiarazioni dell’accusa e della difesa. Solo a questo punto il tribunale deciderà se condannarlo o assolverlo.
Ha pubblicato su Instagram una foto del soffitto del Congresso il giorno dell’invasione. Con la ripercussione, ha modificato la didascalia per giustificare la sua presenza e attribuire a sinistra la distruzione degli edifici dei Tre Poteri. Ad oggi non vi è alcuna prova dell’esistenza di “infiltrati” in atti vandalici.
“Leonardo Rodrigues de Jesus […] distrutto e contribuito alla distruzione, al deterioramento e al deterioramento del patrimonio dell’Unione, avanzando contro la sede del Congresso Nazionale, facendolo con violenza alla persona e minaccia grave, uso di sostanze infiammabili e generando ingenti danni all’Unione”, afferma un estratto della denuncia, firmato dal Procuratore Generale della Repubblica, Paulo Gonet.
La denuncia afferma inoltre che esistono prove sufficienti della partecipazione di Léo Índio a questa e ad altre attività antidemocratiche. Tra questi, le manifestazioni nei campi davanti alle unità militari dopo le elezioni del 2022 e la partecipazione a gruppi WhatsApp con questo tema.
Léo Índio è il cugino dei tre figli maggiori dell’ex presidente Jair Bolsonaro (PL): il senatore Flávio, il consigliere Carlos e il deputato federale Eduardo. È il nipote della prima moglie di Bolsonaro, Rogéria Nantes, ed è più vicino a Carlos Bolsonaro (PL-RJ), con il quale una volta condivideva una casa.
L’UOL tenta di contattare la difesa di Léo Índio. Se c’è una risposta, il testo verrà aggiornato.