Il Procuratore Generale della Repubblica, Paulo Gonet Branco, ha presentato questo lunedì (11) un ricorso che chiede alla Corte Suprema Federale (STF) di sospendere le leggi che regolano le scommesse online in Brasile – le cosiddette “scommesse”. Della possibilità che la PGR presenti un Ricorso Diretto di Incostituzionalità (ADI) si discuteva già dalla settimana scorsa.
Gonet sostiene nel ricorso che tali leggi e ordinanze non garantiscono la tutela dei diritti fondamentali previsti dalla Costituzione e che le scommesse agiscono in modo predatorio nei confronti degli scommettitori.
“La legislazione è insufficiente per proteggere i diritti fondamentali dei consumatori, data la natura predatoria del mercato delle scommesse virtuali”, ha affermato nel ricorso.
Secondo la Procura Generale della Repubblica la normativa non tutela i consumatori e viola i principi costituzionali che tutelano diritti come la salute, l’alimentazione e la tutela della famiglia – in particolare dei bambini, degli adolescenti, degli anziani e delle persone con disabilità.
Gonet sostiene inoltre che le norme attuali sono in conflitto con i principi dell’ordine economico e del mercato interno, oltre ad ignorare le restrizioni costituzionali sulla pubblicità di prodotti ad alto rischio per la salute.
“Inoltre, non tiene conto dell’imposizione costituzionale di concedere servizi pubblici mediante concessione o autorizzazione, mediante bandi. Si discosta anche dalle restrizioni costituzionali sulla pubblicità di prodotti che presentano un rischio elevato per la salute”, ha sottolineato.
Oltre a mettere in discussione la costituzionalità delle norme, Gonet chiede una decisione cautelare volta a sospendere l’efficacia delle disposizioni di legge che autorizzano le scommesse a quota fissa e l’operatività dei bookmaker, puntando a interrompere lo sfruttamento di questo mercato finché la STF non si pronuncerà in merito merito dell’azione.
Una delle leggi in discussione, la 13.756/2018, ha introdotto le scommesse a quota fissa, consentendo agli scommettitori di sapere in anticipo quanto possono vincere in un evento sportivo o virtuale. Tuttavia, la PGR sottolinea che questa legislazione non era sufficiente a proteggere gli utenti e il mercato nazionale, soprattutto a causa delle attività di società con sede all’estero, il che rende difficile il controllo, l’ispezione e la riscossione delle tasse.
La legge 14.790/2023 cercava di mitigare gli impatti sociali negativi delle scommesse, ma Gonet sostiene di aver fallito in questo obiettivo, lasciando scappatoie che consentono uno sfruttamento indiscriminato e una mancanza di garanzie per i consumatori.