Il World Wildlife Fund (WWF) ha pubblicato un rapporto sui risultati del suo ampio monitoraggio della fauna selvatica in tutto il pianeta. La nuova analisi mostra che la perdita di specie causata dall’uomo è catastrofica.
Negli ultimi 50 anni, il 73% delle popolazioni di animali selvatici è scomparso dalla Terra. Gli autori del Living Planet Report, una rassegna completa sullo stato della natura, rivelano che negli ultimi cinquant’anni le popolazioni globali di animali selvatici si sono ridotte in media di tre quarti.
“Quando combiniamo queste informazioni con altre serie di dati, come il declino degli insetti, possiamo mettere insieme un quadro solido e preoccupante del collasso globale della biodiversità”. Il professore di ecologia Tom Oliver dell’Università di Reading, che non è un autore del rapporto, ha commentato i risultati in un’intervista alla BBC.
Secondo gli autori del rapporto, il degrado e la perdita di habitat sono le maggiori minacce per la fauna selvatica, seguite da sovrasfruttamento, specie invasive, malattie, cambiamenti climatici e inquinamento. Essi avvertono inoltre che la perdita di natura e il cambiamento climatico stanno rapidamente spingendo il mondo verso punti irreversibili, tra cui il potenziale collasso della foresta amazzonica, dopo il quale non sarà più in grado di sequestrare il carbonio.