Volodymyr Zelensky aggiunge che un cessate il fuoco senza garanzie è una preparazione per la continuazione dell’occupazione.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato giovedì che le considerazioni sulla conclusione di un cessate il fuoco con la Russia senza aver prima concordato garanzie di sicurezza per l’Ucraina sono “molto pericolose” e irresponsabili. Ha fatto queste osservazioni in una conferenza stampa durante una visita a Budapest, dove si sta svolgendo il vertice della Comunità politica europea (CPE). La TASR ne dà notizia secondo le agenzie di stampa Reuters e AFP.
“Un cessate il fuoco senza garanzie di sicurezza è solo una preparazione per la continuazione dell’occupazione”, ha dichiarato Zelensky.
Per quanto riguarda la posizione del Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sul conflitto ucraino, ha dichiarato di non conoscere i dettagli del piano di Trump per porre fine alla guerra e che non ne hanno ancora parlato. Zelensky ritiene che Trump voglia porre fine alla guerra in tempi brevi, ma secondo il presidente ucraino questo non significa che ciò avverrà.
Hanno parlato al telefono insieme
Trump e Zelensky hanno parlato al telefono mercoledì. Il presidente ucraino si è congratulato con Trump per la sua vittoria. I due hanno concordato di continuare “un dialogo serrato e una cooperazione avanzata”. Trump è stato tra i critici degli aiuti militari all’Ucraina da parte dell’attuale amministrazione del presidente Joe Biden e ha promesso in campagna elettorale di risolvere rapidamente il conflitto in Ucraina.
Zelensky ha anche commentato la presenza di truppe nordcoreane sul territorio ucraino durante la conferenza stampa. Ha ribadito la sua affermazione di martedì, secondo cui si sarebbero verificati i primi scontri tra le truppe ucraine e quelle nordcoreane, che avrebbero anche subito le prime perdite. I primi combattimenti hanno avuto luogo nella regione russa di Kursk, parte della quale è occupata dall’Ucraina. Il Presidente ucraino ha avvertito che ci sono 11.000 truppe nordcoreane nella regione di Kursk e che Pyongyang ne schiererà ancora di più se non si interviene.
Il vertice di Budapest ha riunito 42 capi di Stato e di governo, tra cui il primo ministro slovacco Robert Fico, nonché i leader dell’UE, della NATO e dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Oltre ai leader dei 27 Stati membri dell’UE, sono stati invitati i leader dei Paesi del Caucaso e dei Balcani occidentali, ma anche i leader di Gran Bretagna, Ucraina e Turchia.