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La NATO prevede di aumentare gli investimenti nella difesa fino al 3% del PIL di ciascun paese membro


La raccomandazione è rivolta in particolare alle nazioni europee che non hanno ancora raggiunto l’obiettivo del 2% del PIL in spese militari

REUTERS/Yves Herman/foto del fileQuartier generale della NATO a Bruxelles

I paesi che fanno parte del Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) viene loro consigliato di aumentare i propri investimenti nella difesa a circa il 3% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Questa guida è stata fornita da Rob Bauer, che ricopre la carica di capo del Comitato militare della NATO. La raccomandazione è rivolta soprattutto ai paesi europei che non hanno ancora raggiunto l’obiettivo del 2% del Pil in spese militari. Bauer ha sottolineato che la necessità di aumentare la spesa è diventata evidente dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha portato cambiamenti significativi nelle dinamiche dell’alleanza.

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Ha inoltre affermato che, con la nuova amministrazione di Donald Trump, la NATO dovrà discutere più approfonditamente dell’urgenza di aumentare gli investimenti nella difesa, poiché Trump ha già dichiarato che non si impegnerà a proteggere i paesi che non raggiungono il 2%. Per quanto riguarda la Russia, il capo militare della NATO ha osservato che le capacità offensive di Mosca sono aumentate dal febbraio 2022. Tuttavia, ha anche sottolineato che queste forze sono meno preparate, il che offre ai membri dell’Alleanza più tempo per organizzarsi e prepararsi a possibili confronti.

Pubblicato da Sarah Paula

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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