UN Nasal’agenzia spaziale americana, spera di ricevere la prima comunicazione da figlio solare parker questo venerdì (27). La navicella spaziale senza equipaggio svolge una missione storica nella quale tenta di avvicinarsi al Sole il più vicino mai realizzato dall’umanità.
Il momento di maggiore vicinanza tra la navicella spaziale e la stella dovrebbe verificarsi intorno alla mezzanotte di questo venerdì. Da quando l’avvicinamento è iniziato la vigilia di Natale, tuttavia, Parker non è più in contatto con la Terra.
Secondo l’agenzia, si chiama il segnale che Parker deve inviare al controllo della missione sulla Terra tono dei fari e sarà proprio lui a confermare la riuscita del cavalcavia o a segnalare eventuali difetti. Il tono del faro è un dato limitato che trasmette le condizioni generali del veicolo spaziale.
La distanza prevista dalla missione è di 6,1 milioni di chilometri dalla superficie del Sole, un traguardo mai raggiunto. Per avvicinarsi così tanto al Sole, la navicella era dotata di uno scudo in schiuma di carbonio spesso 11,4 centimetri e largo 2,4 metri.
Sulla Terra, prima del lancio, lo scudo è stato testato ed è stato in grado di resistere a temperature vicine ai 1.400°C. Alla vigilia di Natale, lo scudo ha dovuto affrontare temperature fino a 980°C, secondo le stime della NASA.
Inoltre, l’agenzia ha attrezzato la sonda in modo che possa volare a 692.000 chilometri orari, abbastanza veloce da andare da Washington a Tokyo in meno di un minuto, secondo la stessa NASA. In caso di successo, il sorvolo renderebbe la sonda l’oggetto costruito dall’uomo più veloce della storia.
L’immenso insieme di dati e immagini raccolti durante il sorvolo non sarà disponibile per il controllo della missione finché Parker non si allontanerà dall’orbita del Sole, cosa che dovrebbe avvenire solo tre settimane dopo, a metà gennaio.
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*Con informazioni da CNN internazionale e Giovana Cristo, da CNN a San Paolo