Il Movimento Brasil Livre (MBL) ha annunciato, sabato scorso (23), durante un convegno a San Paolo, di aver già ottenuto tutte le firme necessarie per fondare un nuovo partito politico.
In totale sono state raccolte 811mila firme, di cui duecentomila già disponibili per la convalida da parte del Tribunale elettorale superiore (TSE).
La TSE stabilisce che per creare un nuovo acronimo siano necessarie complessivamente 547mila firme. Renan Santos, fondatore di “Missão” – questo il nome dato al nuovo partito – e coordinatore dell’MBL, afferma che l’idea è che il partito venga creato e inizi a funzionare nel 2025, per partecipare ora alle elezioni per il Congresso, i governi e la Presidenza.
La “Missão” ha già dei possibili candidati per lanciare la propria candidatura alla Presidenza nel 2026. Tra quelli presi in considerazione c’è Arthur do Val, ex deputato dello Stato il cui mandato è stato revocato nel 2022 dall’Assemblea Legislativa di San Paolo (Alesp), a seguito di commenti realizzato sulle donne ucraine mentre si trovavano nel paese durante la guerra. L’altro nome possibile è l’imprenditore Cristiano Beraldo.
Lo ha detto Renan Santos CNN che “gli ex bolsonaristi di buon cuore possono essere accettati” nel partito, ma che non accetterà “chiunque difenda” l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) legato al partito.
Il nuovo partito, che si allineerà alla destra brasiliana, come dice Renan Santos, difenderà “l’inasprimento delle leggi penali”, la “fine dei privilegi del pubblico impiego, come i supersalari”, l’”industrializzazione del Nordest”, la “lotta al narcotraffico”, il “rispetto della responsabilità fiscale”, l’istruzione di base come priorità e la lotta alla corruzione.
Per poter costituirsi, un partito deve innanzitutto farsi redigere il programma dell’organizzazione e lo statuto dai fondatori, i quali devono essere almeno “101 elettori in pieno esercizio dei diritti politici e con domicilio elettorale in almeno un terzo del territorio brasiliano”. stati”, secondo la TSE.