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La malattia di Mpox non è una nuova covida, possiamo controllarne la diffusione, dice il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Poiché il vaiolo delle scimmie (mpox) non si diffonde per via aerea ma per contatto fisico, è più facile da correggere. Ciò che conta è la risposta dell’Europa.

Il direttore regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’Europa, Hans Kluge, ha dichiarato martedì che il virus che causa l’mpox, noto come vaiolo delle scimmie, non è un nuovo coronavirus in quanto le autorità possono controllarne la diffusione. Lo riferisce TASR, citando un rapporto della Reuters.

“Possiamo e dobbiamo combattere l’mpox insieme”, ha detto Kluge in una conferenza stampa. “Decideremo quindi di mettere in atto sistemi per controllare ed eliminare il vaiolo a livello globale? O entreremo in un altro ciclo di panico e negligenza? Il modo in cui reagiremo ora e negli anni a venire sarà un test critico per l’Europa e per il mondo”, ha sottolineato.

Il percorso è in gran parte facile

L’Mpox è una malattia infettiva che si trasmette per contatto fisico ravvicinato. Provoca febbre, dolori muscolari e ampie lesioni cutanee. Nella maggior parte dei casi ha un decorso lieve, ma può essere fatale.

La settimana scorsa l’OMS ha dichiarato un’emergenza sanitaria di portata internazionale per la diffusione di due ceppi di vaiolo negli Stati africani. Da luglio, infatti, sono stati segnalati casi anche in Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda e di recente è stato individuato in Svezia, Pakistan e Filippine.

Il ceppo mpox clade 1, che si diffonde più facilmente, è oggetto di preoccupazione a livello mondiale e la settimana scorsa è stato confermato un caso in Svezia. Kluge ha dichiarato che ogni mese in Europa vengono segnalati circa 100 nuovi casi del ceppo mpox clade 2, meno grave.

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