La malattia di Bruce Willis potrebbe essere classificata come disabilità in Brasile
È stato approvato in commissione della Camera un disegno di legge che inserisce le difficoltà di comunicazione tra gli impedimenti che caratterizzano le persone con disabilità.
Tra le malattie che causano difficoltà di comunicazione ci sono la disartria, l’aprassia e l’afasia: quest’ultima è stata diagnosticata all’attore americano Bruce Willis e ha deciso di smettere di recitare a causa della malattia che colpisce la parola.
La proposta, che modifica lo Statuto delle Persone con Disabilità, è stata approvata dalla Commissione per la Difesa dei Diritti delle Persone con Disabilità il 12 novembre.
Il tema dovrà ancora passare attraverso le commissioni Salute e Costituzione e Giustizia e, se approvato, andare al Senato.
Cambiamenti
Attualmente lo Statuto copre le persone con disabilità fisica, mentale, intellettuale o sensoriale.
Se il progetto diventa legge, le persone affette da malattie che influiscono sulla comunicazione potranno ricevere assistenza completa attraverso il Sistema sanitario unificato (SUS).
Inoltre, sarebbero inclusi negli stessi benefici delle persone con disabilità (PWD), come ad esempio:
- Pensionamento speciale e riduzione del tempo di contribuzione rispetto al pensionamento comune;
- Posti riservati nei concorsi pubblici;
- Esenzione fiscale per l’acquisto di veicoli;
- Servizio prioritario e trasporto pubblico gratuito in alcuni stati;
- Accessibilità negli spazi pubblici e privati ad uso collettivo;
- Diritto all’istruzione inclusiva;
- Riabilitazione professionale;
- Beneficio di pagamento continuo (BPC-Loas).
Condizioni
Tre condizioni di difficoltà di comunicazione sono state citate nel disegno di legge 3135/24:
- afasia,
- disartria
- e aprassia.
Noto per influenzare Willis, il afasia è un disturbo del linguaggio che colpisce la capacità di comprendere, esprimere e parlare.
È comune nelle persone con lesioni cerebrali e malattie neurologiche come la demenza e la sclerosi multipla. All’attore, ad esempio, è stata diagnosticata la demenza frontotemporale, una forma di afasia.
Esistono forme progressive della malattia, a seconda della parte del cervello interessata. Si va da discorsi prodotti con difficoltà ma comprensibili, a limitazioni severe.
Già il disartrie compromettono il controllo e l’articolazione dei muscoli legati al processo vocale.
COME aprassiea loro volta, rendono difficile pianificare ed eseguire i movimenti necessari per parlare chiaramente.
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Inclusione del SUS
L’autore del progetto è il deputato federale Marangoni (União-SP). Il testo approvato dalla commissione è stato il sostituto, del relatore della commissione, il deputato Dayany Bittencourt (União-CE).
Bittencourt ne ha incluso uno stralcio affinché la SUS copra integralmente coloro che hanno difficoltà di comunicazione con l’assistenza farmaceutica, l’accesso agli esami complementari, le modalità terapeutiche dell’attività fisica, la fisioterapia e l’assistenza multidisciplinare.
Barriere
Giustificando il progetto, Marangoni ha affermato che la difficoltà di comunicazione incide sul reddito familiare, “poiché, nella stragrande maggioranza dei casi, l’afasia viene diagnosticata nelle persone che sono capofamiglia all’interno della famiglia”.
Cita anche le “ulteriori barriere al pieno reinserimento delle persone nella società”, sottolineando che “una persona affetta da afasia, anche se ha difficoltà ad esprimersi o a comprendere il linguaggio, non presenta deficit intellettivi”.
*Con informazioni di Agência Câmara; sotto la supervisione di Nathan Lopes
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