La Lituania rafforzerà la difesa aerea con altri sistemi
La Lituania ha firmato contratti di acquisto con i produttori di entrambi i sistemi d’arma.
La Lituania acquisterà altri sistemi a corto e medio raggio NASAMS e MSHORAD per oltre 360 milioni di euro per rafforzare la propria difesa aerea. I contratti di acquisto con i produttori dei due sistemi d’arma sono stati firmati questa settimana, ha dichiarato venerdì il Ministro della Difesa lituano Laurynas Kasčiunas, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa DPA.
“La difesa aerea è una capacità chiave non solo per la Lituania, ma per l’intera Alleanza Nord Atlantica”, ha dichiarato Kasčiunas.
Nel 2028 la Lituania riceverà il nuovo National Advanced Surface-to-Air Missile System (NASAMS), un sistema missilistico antiaereo a medio raggio sviluppato a metà degli anni ’90 sulla base dei requisiti delle forze armate norvegesi in collaborazione tra l’azienda norvegese Kongsberg e il produttore statunitense Raytheon.
Il sistema MSHORAD è progettato per proteggere le forze mobili di terra e le minacce provenienti dall’aria.
Il sistema di difesa aerea a corto raggio RBS70 NG (MSHORAD) è progettato per proteggere le forze mobili di terra, le installazioni e le infrastrutture critiche dalle minacce provenienti dall’aria. Il vantaggio di questo sistema è la sua mobilità e resistenza alle interferenze elettromagnetiche, nonché la sua compatibilità con i missili e gli altri sistemi di difesa aerea dell’esercito lituano.
L’esercito lituano riceverà il sistema RBS70 NG, prodotto dall’azienda svedese Saab Bofors Dynamics, integrato nel veicolo blindato fuoristrada JLTV entro il 2029.
La Lituania ha già acquistato diversi di questi sistemi d’arma e intende acquistare il sistema di difesa aerea portatile polacco Piorun, progettato per distruggere aerei a bassa quota, elicotteri e droni.
La Lituania confina con l’exclave russa di Kaliningrad e con la Bielorussia, che è alleata della Russia nella sua guerra in Ucraina. Vilnius vede questo conflitto come una minaccia diretta alla propria sicurezza, per cui ha aumentato le spese militari e sta armando massicciamente il proprio esercito.