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La lira unisce il PEC di aggiustamento fiscale a un altro per accelerare il voto



Il presidente della Camera, Arthur Lira (PP-AL), ha deciso di combinare il PEC del pacchetto fiscale del governo federale con un altro PEC del 2007 già approvato dalla Commissione Costituzione e Giustizia (CCJ). La decisione figura nel verbale dell’elaborazione della PEC 31/07 sul sito della Camera e potrà essere votata nella seduta di martedì (17) o mercoledì (18), in plenaria della Camera.

La proposta del governo era stata ritirata dal CCJ a causa del mancato accordo del governo con l’opposizione e non era stata nemmeno analizzata dal collegio. Trattandosi di una PEC, il testo deve essere approvato dalla CCJ e analizzato da una commissione speciale prima di passare alla plenaria. Tuttavia, data l’urgenza data dal governo alla questione, il presidente Lira ha deciso di agire per accelerare il voto sulla misura economica.

In questo modo, il testo presentato dal gruppo economico è stato allegato alla proposta del 2007, presentata dall’ex deputato Virgilio Guimarães (PT-MG). La PEC mira a “rendere il sistema fiscale brasiliano evolutivo, municipale, federativo, socialmente più giusto e sicuro dal punto di vista ambientale”.

La PEC del governo apporta modifiche al tetto della remunerazione del servizio pubblico, limiti al beneficio del pagamento continuo (BPC), tra gli altri.

Fanno parte di questa PEC anche le modifiche alle regole di concessione del bonus salariale, il divieto di riduzione del reddito non prevista per accedere al BPC, l’integrazione del Fondo per il mantenimento e lo sviluppo dell’istruzione di base (Fundeb), la modifica del Fondo costituzionale di il DF e la proroga dello svincolo delle entrate dell’Unione (DRU).

“Non garantisco l’approvazione”

Dopo un incontro con il ministro delle Finanze, Fernando Haddad, martedì (17), il presidente Arthur Lira ha comunicato alla stampa che inizierà a votare sul pacchetto fiscale del governo, sottolineando però che esso non garantisce l’approvazione delle misure. Oltre al breve termine per la discussione, questi temi incontrano la resistenza dei parlamentari dell’opposizione.

“Noi voteremo. Non garantisco l’approvazione o il rifiuto. Andiamo a votare, discutiamo, parliamo, dialoghiamo, troviamo testi su cui votare. Ma questo è il calendario delle votazioni”, ha proseguito

Tra le proposte del pacchetto che dovrebbero avanzare, Lira ha citato il PLP 210, che impone restrizioni sulla concessione di crediti d’imposta in caso di deficit ed espande il potere del governo di congelare il pagamento degli emendamenti parlamentari. Secondo il testo, l’Esecutivo potrà bloccare o contingentare questa categoria di risorse, in proporzione al congelamento delle altre spese discrezionali.

“Dopo il voto sul PLP 210 riuniremo nuovamente i leader per affrontare le questioni di merito che si sono discusse riguardo al PL e al PEC. Ma la previsione è che su questi due temi si voti domani nella sessione pomeridiana”, ha detto Lira.

D’altra parte, Lira ha sottolineato che gli altri progetti del pacchetto fiscale, come quello che limita il guadagno reale del salario minimo e la proposta che limita l’accesso al bonus salariale, saranno programmati per mercoledì (18).



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