Site icon La terrazza Mongardino

La guerra tra bande provoca 16 morti: presa di mira una base militare

Almeno 16 persone sono state uccise in due scontri avvenuti giovedì tra le forze di sicurezza e gruppi criminali rivali nello stato messicano di Guerrero, afflitto dalla violenza. Lo riferisce l’AFP, citando il Segretariato della Difesa Nazionale (SEDENA). La prima scaramuccia è avvenuta nella città di Técpan de Galeana, situata vicino alla costa del Pacifico. Due agenti di polizia sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti in uno scontro tra due gruppi criminali rivali.

È stata presa di mira anche una vicina base militare che garantiva la sicurezza dei residenti della città. Nel respingere l’attacco, 14 uomini armati sono stati uccisi e altri 11 sono stati arrestati. Sono stati sequestrati anche 16 veicoli, tra cui tre con armature adattate, 15 armi lunghe, una mitragliatrice, diversi caricatori e cartucce di vario calibro, oltre a ordigni esplosivi, ha dichiarato SEDENA.

Il Guerrero, uno degli stati più poveri del Messico e sede della famosa località balneare di Acapulco, è stato tormentato per anni dalle battaglie tra cartelli per il controllo della produzione e del traffico di droga. L’anno scorso sono stati registrati 1.890 omicidi. Il 7 ottobre, meno di una settimana dopo il suo insediamento, il sindaco di Chilpancinga, la capitale dello stato di Guerrero, è stato ucciso e gli è stata tagliata la testa dagli attentatori.

Più di 450.000 persone hanno perso la vita in Messico dal 2006, quando il governo sostenuto dagli Stati Uniti ha schierato l’esercito per combattere i cartelli della droga. La presidente Claudia Sheinbaum, insediatasi il 1° ottobre, si è impegnata a proseguire la strategia del suo predecessore, Andrés Manuel López Obrador, che utilizza la politica sociale per combattere il crimine alla radice e lavora meglio con le informazioni di intelligence.

Exit mobile version