La Guardia nazionale russa rafforza la protezione dell’impianto nucleare di Kursk e vuole impedire l’avanzata delle forze ucraine
La Guardia nazionale russa (Rosgvardiya) ha annunciato mercoledì di aver adottato misure aggiuntive per sorvegliare la centrale nucleare di Kursk, situata vicino alla città di Kurchatovsk nella regione di Kursk, nella parte europea occidentale della Federazione russa. Ha aggiunto che presterà particolare attenzione ai controlli contro i droni inviati dall’Ucraina. La Reuters ha riferito mercoledì.
La Guardia Nazionale è un’organizzazione militare progettata per garantire la sicurezza dello Stato e del pubblico, per proteggere i diritti e le libertà dell’uomo e del cittadino. È stata formata dalla trasformazione delle forze armate del Ministero dell’Interno.
Prigionieri di guerra ucraini
La regione di Kursk è sotto i riflettori dal 6 agosto, quando le forze armate ucraine hanno invaso il suo territorio. Nel tentativo di fermare la loro infiltrazione, il comando russo ha inviato nuove reclute a combattere a fianco delle guardie di frontiera, molte delle quali sono cadute in cattività ucraina.
Da allora, l’esercito ucraino è riuscito a penetrare per diverse decine di chilometri nell’interno della Russia. L’Ucraina sostiene di controllare almeno 1.000 chilometri quadrati, più del doppio di quanto ammesso da Mosca. Anche la Reuters ha ribadito mercoledì di non essere in grado di verificare queste cifre da fonti indipendenti.
A seguito dell’incursione delle truppe ucraine nella regione di Kursk, che non è stata fermata nemmeno dai bastioni difensivi costruiti dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, da venerdì scorso è in vigore un regime di emergenza federale.
Inoltre, da sabato 10 agosto, è stato dichiarato un regime di operazioni antiterrorismo (KTO) anche nei tre oblast al confine con l’Ucraina: Belgorod, Briansk e Kursk.
Evacuazione
Inoltre, nell’oblast’ di Belgorod, da mercoledì è in vigore il regime di emergenza a livello di oblast’, con un possibile aumento a livello federale.
L’infiltrazione delle truppe ucraine nella regione di Kursk ha provocato l’evacuazione dei civili – alcuni dei quali hanno lasciato le loro case senza l’aiuto delle autorità, che molti hanno criticato per la loro inazione. Le autorità hanno annunciato che un gran numero di sfollati sarà temporaneamente ospitato in strutture ricreative nella regione ucraina di Zaporizhzhya, dove però al momento sono in corso combattimenti.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha fissato l’obiettivo di “spingere il nemico fuori dai nostri territori” durante una riunione con i vertici del Ministero della Difesa lunedì.
Ha dichiarato che Kiev sta prendendo l’offensiva “con l’aiuto dei suoi governanti occidentali” per migliorare la sua posizione negoziale. Tuttavia, Putin ha sottolineato che non si può negoziare “con persone che attaccano i civili”.
La regione di Kursk è stata teatro di una delle più grandi battaglie sul fronte orientale durante la Seconda Guerra Mondiale nel 1943. Dopo averla vinta, l’Unione Sovietica prese decisamente l’iniziativa nelle proprie mani e le truppe tedesche furono costrette a ritirarsi dai territori occupati.
