La Gran Bretagna invita alla moderazione sugli attacchi israeliani in Libano
La Gran Bretagna sostiene il diritto di Israele all’autodifesa, ma allo stesso tempo chiede moderazione da tutte le parti in seguito agli attacchi israeliani in Libano, ha dichiarato lunedì il portavoce del primo ministro britannico Keir Starmer. Lo riferisce la TASR, in base a un rapporto della Reuters.
“Siamo fermi nel nostro sostegno al diritto di Israele all’autodifesa. Ma allo stesso tempo, stiamo inviando un chiaro messaggio a tutte le parti che dovrebbero mostrare moderazione”, ha detto il portavoce di Starmer.
Negli ultimi giorni Israele ha lanciato un’ondata di attacchi contro le postazioni dei militanti di Hezbollah in Libano, uccidendo il suo capo, Hassan Nasrallah, e diversi altri leader del movimento. Tuttavia, gli attacchi hanno anche ucciso circa 1.000 libanesi e costretto circa un milione di persone a fuggire dalle loro case. Nel frattempo, Hezbollah ha promesso di affrontare un’eventuale invasione di terra del Libano da parte dell’esercito israeliano e ha dichiarato che non smetterà di combattere Israele nonostante le perdite.
“Ogni ulteriore escalation deve essere evitata. Il cessate il fuoco fornirà lo spazio per trovare una soluzione politica, che è essenziale per garantire la pace nella regione”, ha dichiarato un portavoce del primo ministro britannico.
Starmer e altri membri del suo governo hanno esortato i britannici a lasciare il Libano con i voli commerciali finché è possibile. “Al momento ci stiamo concentrando per assicurare posti sui voli commerciali a coloro che desiderano partire. Ribadiamo l’invito alle persone che vogliono partire a segnalarci e a prenotare un volo il prima possibile”, ha dichiarato il portavoce.
Israele ha spostato la sua attenzione su Hezbollah in Libano quasi un anno dopo lo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza, dove l’esercito dello Stato ebraico sta combattendo il movimento militante palestinese Hamas, che ha preso d’assalto il sud di Israele lo scorso ottobre. Hezbollah ha risposto alla guerra di Gaza bombardando il nord di Israele, costringendo molti israeliani a fuggire dalle loro case. Il governo israeliano dichiara che i suoi attacchi contro Hezbollah mirano a garantire che i suoi cittadini tornino a casa sani e salvi.