La Giornata Internazionale dell’Educazione del 2025 è dedicata all’intelligenza artificiale
O Giornata internazionale dell’educazionecelebrato questo venerdì (24), è stato istituito dall’ONU (Nazioni Unite) nel 2019. All’epoca, l’obiettivo dell’organizzazione era quello di creare una data per “riconoscere il ruolo cruciale dell’educazione nella costruzione della pace e nello sviluppo globale”.
Nel 2025, le celebrazioni si concentreranno sulla discussione del rapporto tra intelligenza artificiale (AI) e istruzione. Secondo l’UNESCO, agenzia delle Nazioni Unite specializzata nel settore educativo, l’obiettivo è incoraggiare i paesi a investire nella formazione di insegnanti e studenti per un uso responsabile di questa tecnologia.
“L’intelligenza artificiale offre grandi opportunità educative, purché la sua implementazione nelle scuole sia guidata da chiari principi etici”, spiega Audrey Azoulay, direttrice generale dell’UNESCO, sul sito ufficiale dell’organizzazione.
Per raggiungere il suo pieno potenziale, questa tecnologia deve integrare le dimensioni umana e sociale dell’apprendimento, anziché sostituirle.
Audrey Azoulay, Direttore generale dell’UNESCO
Come è nata la celebrazione della Giornata Internazionale dell’Educazione?
La storia della Giornata internazionale dell’istruzione è nata da una decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2019. Da allora, una serie di dibattiti sono stati proposti discutere i percorsi verso l’educazione globaleanno per anno. Controlla:
- 2019: La prima Giornata Internazionale dell’Educazione
La prima celebrazione della data è stata contrassegnata da un appello globale rivolto ai governi e ai partner affinché stabilissero le priorità educazione universale di qualità.
Quell’anno, l’UNESCO aveva già avvertito che 262 milioni di bambini e giovani non frequentavano ancora la scuola e 617 milioni di bambini e adolescenti non erano in grado di leggere e fare i calcoli di base.
- 2020: L’istruzione come risorsa rinnovabile
L’anno successivo, nel 2020, la celebrazione ha posizionato l’istruzione come “la più grande risorsa rinnovabile dell’umanità”
L’attenzione, quindi, era quella di discutere il ruolo dell’istruzione nel “dare potere alle persone, preservare il pianeta, costruire la prosperità e promuovere la pace”.
- 2021: ripresa e rilancio dell’istruzione
Nel mezzo della pandemia, il tema del 2021 è stato “recuperare e rivitalizzare l’istruzione per la generazione Covid-19”, in risposta all’impatto devastante della malattia sull’istruzione.
Al culmine della pandemia, Le scuole chiusero per il 91% degli studenti in tutto il mondo, che all’epoca equivaleva a 1,5 miliardi di studenti.
Secondo l’ONU, la data è servita anche a rafforzare il fatto che le scuole sono più che un luogo di apprendimento, sono anche un luogo che fornisce protezione, benessere, cibo e libertà.
- 2022: trasformare l’istruzione
Il tema per il 2022 era “cambiare rotta, trasformare l’istruzione”, concentrandosi sulla necessità di ripensare l’istruzione e costruire un “nuovo contratto sociale per l’istruzione”.
Azoulay ha sottolineato, quell’anno, “l’importanza di riparare le ingiustizie del passato e di guidare la trasformazione digitale attorno all’inclusione e all’equità”. Sono stati inoltre dibattuti temi come l’educazione ambientale e l’importanza del tema nei curricoli accademici.
- 2023: dare priorità all’istruzione
Nel 2023 il tema era “Investire nelle persone, dando priorità all’istruzione”, sottolineando l’importanza della mobilitazione politica a favore dell’istruzione per accelerare il progresso verso Obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’UNESCO ha dedicato la celebrazione del 2023 alle ragazze e alle donne afghane, a cui quell’anno fu negato il diritto all’istruzione.
Al momento, 244 milioni di bambini e giovani non andavano a scuola e 771 milioni di adulti sulla Terra erano analfabeti.
- 2024: Il ruolo dell’educazione contro l’incitamento all’odio
L’anno scorso l’UNESCO ha dedicato la Giornata Internazionale dell’Educazione al ruolo cruciale dell’istruzione e degli insegnanti nella lotta all’incitamento all’odio.
L’agenzia ha sottolineato, durante le celebrazioni, che “il mondo sta assistendo a un aumento dei conflitti violenti, insieme a un aumento allarmante della discriminazione, del razzismo, della xenofobia e dell’incitamento all’odio”.
L’organizzazione ha ulteriormente sottolineato “l’importanza di un’educazione trasformativa che conferisca agli studenti conoscenze, valori e competenze per diventare agenti di pace nelle loro comunità”.
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