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La Georgia protesta dopo che il governo ha sospeso la candidatura all’Unione Europea


Il partito al governo della Georgia ha dichiarato giovedì (28) che il paese sospenderà i negoziati per l’adesione all’Unione europea fino al 2028, rifiutando al tempo stesso i sussidi di bilancio da Bruxelles, sospendendo di fatto il suo tentativo di aderire al blocco.

In risposta, migliaia di manifestanti pro-UE hanno bloccato le strade della capitale, mentre il presidente del Paese ha accusato il governo di aver dichiarato “guerra” al proprio popolo con il provvedimento.

Il blocco dominante Sogno Georgiano ha accusato l’UE di “una cascata di insulti” e di utilizzare la prospettiva dei colloqui di adesione per “ricattare” il paese e “organizzare una rivoluzione”.

Di conseguenza ha dichiarato: “Abbiamo deciso di non mettere all’ordine del giorno la questione dell’apertura dei negoziati con l’Unione Europea fino alla fine del 2028. Inoltre, rifiutiamo qualsiasi sussidio di bilancio da parte dell’Unione Europea fino alla fine del 2028”.

Il paese del Caucaso meridionale, con 3,7 milioni di abitanti, ha l’obiettivo di aderire all’UE scritto nella sua costituzione ed è tradizionalmente uno degli stati più filo-occidentali dell’ex Unione Sovietica.

Le relazioni della Georgia con Bruxelles si sono deteriorate drasticamente negli ultimi mesi, tra le accuse di autoritarismo dell’UE e di tendenze filo-russe. Il blocco ha già detto che la richiesta della Georgia è congelata.

La Georgian Dream sostiene di non essere filo-russa e di impegnarsi per la democrazia e l’integrazione con l’Occidente.

Il partito afferma che intende ancora aderire all’UE, ma negli ultimi anni è stato ripetutamente coinvolto in controversie diplomatiche con Bruxelles mentre approfondiva i legami con la Russia.

Non c’è stato alcun commento formale immediato da parte dell’Unione Europea sulla dichiarazione del Sogno Georgiano. Ma un funzionario del blocco ha detto che l’impatto della mossa di giovedì è stato enorme.

I sondaggi d’opinione mostrano che circa l’80% dei georgiani sostiene l’adesione all’UE, e la bandiera del blocco sventola accanto alla bandiera nazionale praticamente fuori da ogni edificio governativo del paese.

L’opposizione filo-occidentale della Georgia ha reagito con furia all’annuncio del Sogno georgiano, mentre migliaia di manifestanti si sono radunati davanti al parlamento e al quartier generale del partito al potere, bloccando le strade. I media locali hanno riferito che le proteste sono state registrate in diverse città di provincia.



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