La Formula 1 avrà una squadra americana nel 2026 | Formula 1 | Sport
Dopo mesi di trattative e diverse porte sbattute da parte di una sezione di Liberty Media, detentrice dei diritti di sfruttamento della Formula 1, General Motors (GM) e Cadillac, una delle società che operano sotto la sua ombrello, hanno ricevuto il via libera per iniziare le procedure che dovrebbero renderla l’undicesima squadra del campionato a partire dal 2026, proprio quando entrerà in scena il nuovo regolamento tecnico. Inizialmente, l’alleanza americana opererà come un team cliente, per poi, nel 2028, farlo come una struttura propria, in linea di principio supportata dalla base di Andretti Global a Silverstone (Gran Bretagna). L’accordo è stato annunciato lunedì da Greg Maffei, amministratore delegato della Formula 1 che lascerà il suo incarico alla fine dell’anno, come reso pubblico dalla società un paio di settimane fa.
“Per quanto riguarda la strategia di crescita della F negli Stati Uniti, abbiamo sempre creduto che accogliere un marchio americano importante come Cadillac e General Motors come futuro fornitore di motori avrebbe potuto apportare ulteriore valore e interesse alla nostra disciplina, ha concordato Maffei. “Ringraziamo la leadership di General Motors e i suoi partner per i progressi significativi nella loro preparazione per entrare in F1. “Siamo entusiasti di poter andare avanti con il processo di candidatura affinché il team GM/Cadillac possa debuttare nel campionato nel 2026”, ha aggiunto il dirigente nella dichiarazione rilasciata.
“Essendo il più grande esponente del motorsport, la F1 richiede innovazione ed eccellenza a livelli che vanno oltre i limiti. È un onore per General Motors e Cadillac partecipare al principale campionato di corse del mondo […]”, ha celebrato, da parte sua, Mark Reuss, presidente di GM. “Per noi questa è una fase globale che porterà la competenza ingegneristica e la leadership tecnologica di GM a un livello completamente nuovo”, ha continuato il dirigente di Detroit.
Questo risultato era una questione di tempo se teniamo conto delle voglie espansive di Liberty nel continente americano, approfittando del successo dato dalla serie Netflix ‘Drive to Survive’, coincisa con la pandemia. Da quando il colosso dell’intrattenimento ha rilevato la F1 nel 2017, il numero dei Gran Premi negli Stati Uniti è aumentato, raggiungendo gli attuali tre eventi (Austin, Miami e Las Vegas).
Nonostante le tensioni tra i vertici della F1 e la struttura Andretti, la cui inclusione era stata inizialmente respinta perché, secondo il promotore, non forniva abbastanza valore, il passo indietro compiuto da Michael Andretti, che ha ceduto il controllo al suo partner, Dan Towriss, ha permesso alla conversazioni da riprendere, accelerare e finalizzare, in particolare lo scorso fine settimana, durante la celebrazione del test a Sin City.
