Dopo due anni di questa amministrazione, Lula ha il 35% di consensi contro il 34% di disapprovazionementre il rating normale è del 29%. Nel confronto con l’indagine precedente, ad ottobre i consensi sono diminuiti di 1 punto percentuale, mentre i disapprovamenti sono aumentati di 2 punti.
Datafolha ha intervistato 2.002 persone tra il 12 e il 13 dicembre in 113 comuni. Il margine di errore è di più o meno 2 punti percentuali.
Il pareggio all’interno del margine di errore è simile a quello riscontrato in altri due cicli di indagine di quest’anno: in agosto e marzo, quando la differenza tra approvazione e disapprovazione era di soli 2 punti percentuali.
L’indagine mostra anche un calo dei giudizi positivi dall’inizio del governo, quando il gradimento trimestrale di Lula a Planalto era del 38%, con il 30% di disapprovazione e il 29% di consensi regolari.
Secondo Datafolha, l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ha avuto una performance leggermente migliore a questo punto del governo, con un indice di approvazione del 37% e una disapprovazione del 32%, senza alcun vincolo tecnico nel margine di errore.
Lula è superato da se stesso e da Dilma
D’altra parte, Lula ha visto la sua performance in questo terzo governo essere peggiore di quella del suo primo mandato e anche di quella di Dilma Rousseff (PT), che gli è succeduta:
- Lula 1: Il 45% passa, il 13% fallisce e il 40% regolarmente;
- Dilma 1: 62% di approvazione, 7% disapprovazione e 30% regolare.
L’indagine Datafolha mostra anche un aumento del pessimismo sui prossimi due anni di governo, in cui l’aspettativa di miglioramento è scesa di 8 punti rispetto al round di marzo. Il peggioramento è aumentato di 4 punti:
- Ottimo/buono: 38%, contro il 46% di marzo;
- Cattivo/terribile: 34%, rispetto al 30%;
- Regolare: 25%, prima del 22%;
- Non lo so: 3%, rispetto al 2%.
Pessimismo si riscontra anche in relazione alle aspettative lavorative a causa di quanto è già stato realizzato da quando è entrato in carica all’inizio del 2023. Datafolha mostra una valutazione stabile da quando gli intervistati sono stati interrogati a marzo:
- Meno del previsto: 58%;
- Ha fatto ciò che ci si aspettava: 24%;
- Più del previsto: 15%;
- Non lo so: 2%.
D’altro canto, le recenti turbolenze economiche vissute nel paese, con l’apprezzamento del dollaro e l’aumento dell’inflazione e del tasso di interesse di base, non hanno ancora raggiunto la principale preoccupazione dei brasiliani. Per gli intervistati in questo sondaggio, le questioni legate alla salute e alla sicurezza guadagnano ancora più attenzione:
- Salute: 21%;
- Violenza/sicurezza/polizia: 12%;
- Economia: 9%;
- Istruzione: 8%;
- Disoccupazione: 8%;
- Fame/miseria: 7%;
- Corruzione: 7%;
- Disuguaglianza sociale: 4%;
- Gestione governativa: 2%;
- Stipendio: 1%;
- Tasse: 1%;
- Altre preoccupazioni: 11%;
- Non lo sanno: il 7%.
Sempre secondo Datafolha, le preoccupazioni per la salute hanno guidato anche la valutazione di Bolsonaro in questa fase del governo (30%), con il culmine della pandemia di Covid-19.