La difesa di Bolsonaro fa appello dalla decisione della STF che nega l’impedimento di Dino e Zanin nel processo del presunto piano di colpo di stato
Gli avvocati dell’ex presidente vogliono che il caso sia processato dal plenario della Corte suprema
L’ex presidente Jair Bolsonaro Presentato lo scorso lunedì (10) un ricorso contro la decisione che ha negato la rimozione dei ministri del Supremo Tribunal FederalFlávio Dino e Cristiano Zanin, dal giudizio della denuncia che prevede una presunta trama del colpo di stato. La difesa di Bolsonaro chiede che il caso sia analizzato dal plenario del tribunale, che è composto da 11 ministri.
La richiesta di rimozione di Dino e Zanin è stata negata dal presidente della Corte Suprema, Luis Roberto Barroso. Ha sostenuto che le accuse della difesa non costituiscono impedimenti legali per i ministri che agiscono nel caso. La difesa di Bolsonaro sostiene che Dino, mentre ricopriva la posizione di ministro della giustizia, ha presentato una denuncia penale contro di lui.
Inoltre, la difesa sottolinea che Zanin, che era un avvocato per la campagna di Lula, avrebbe anche intentato azioni legali contro Bolsonaro durante le elezioni del 2022, che, secondo loro, avrebbero compromesso l’imparzialità del processo. La difesa chiede anche alla plenaria STF di commentare il processo di ordine relativo al processo.
Segui il Young Pan News Channel e ottieni le notizie principali sul tuo whatsapp!
I ministri Flávio Dino e Cristiano Zanin fanno parte della prima classe della Corte Suprema, che è responsabile dell’analisi della denuncia contro Bolsonaro. Se la maggior parte dei ministri decide di accettare la denuncia, l’ex presidente e gli altri accusati diventeranno imputati in un procedimento penale nel supremo. Sebbene la data del processo non sia ancora stata fissata, si prevede che si verificherà nella prima metà del 2025.
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI
Postato da Victor Oliveira