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La Danimarca trasformerà il 10% delle aree agricole in foreste


Il piano ambientale danese basato sui criteri ESG propone di rimuovere gli agricoltori per raggiungere gli obiettivi climatici

Rilasciato dal Ministero dell’Ambiente danese

UN Danimarca ha compiuto un passo coraggioso verso un futuro più sostenibile con l’approvazione di un piano verde che promette di trasformare il paesaggio del Paese in un modo senza precedenti in più di un secolo. Questo progetto rientra nella strategia ESG (ambientale, sociale e di governance) del Paese e prevede un investimento significativo di 43 miliardi di corone danesi, che equivalgono a circa 6 miliardi di dollari. Tra le misure più importanti c’è la conversione delle aree agricole in foreste e l’attuazione della prima tassa al mondo sulle emissioni di CO2 derivanti dall’allevamento del bestiame. Inoltre, il piano mira a raddoppiare la superficie di produzione biologica entro il 2030, segnando un fermo impegno per la sostenibilità.

Il ministro dell’Ambiente danese Magnus Heunicke ha sottolineato che il 10% dei terreni agricoli sarà trasformato in foreste, una misura volta a ridurre le emissioni di azoto. Questa iniziativa non è però esente da critiche. Il professor Daniel Vargas, della Fundação Getulio Vargas (FGV), ha espresso preoccupazione per il potenziale impatto di questi cambiamenti sull’agricoltura danese. Ha fatto un paragone con le discussioni della COP 29, tenutasi in Azerbaigian, dove la finanza climatica era un argomento centrale. Nel 2009, i paesi ricchi hanno promesso di finanziare e donare fino a 100 miliardi di dollari all’anno per aiutare la transizione verde dei paesi in via di sviluppo, ma l’attuale situazione geopolitica ed economica fa sorgere dubbi sul rispetto di questo impegno da parte delle grandi potenze.

Intanto, per il professore della FGV, il Brasile si sta inoltre muovendo verso obiettivi climatici più ambiziosi con l’annuncio del suo NDC 2.0, un impegno di riduzione delle emissioni che dovrà essere adattato ai settori produttivi del Paese. Sottolinea che metà delle emissioni brasiliane provengono dalla deforestazione illegale, l’altra metà ricadrà sull’economia produttiva, in particolare sull’agricoltura. La Danimarca, implementando una tassa sulle emissioni agricole, offre un esempio di come affrontare questa sfida. Tuttavia, questa misura potrebbe incidere sulla competitività del settore agricolo danese, che potrebbe incontrare difficoltà nel competere con altri paesi.

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In ogni caso, il professore ritiene che lo scenario sembri chiaro riguardo all’emergere di tali iniziative. Al termine dell’intervista, il professore indica provocatoriamente i principali responsabili del problema ambientale: “Chi dovrebbe sostenere i costi delle sfide climatiche globali? Tu, agricoltore”, dice Daniel Vargas.

Con informazioni di Hora H do Agro

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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