Site icon La terrazza Mongardino

La crisi di fiducia mina il rapporto tra Planalto e il mercato


Il malessere degli indicatori di mercato evidenzia la crisi di fiducia che si è creata tra le istituzioni finanziarie e il governo federale. L’aspetto principale di questa crisi è la perdita di valore del reale.

Dall’inizio di novembre fino a venerdì scorso il dollaro si è apprezzato del 4,2% rispetto al reale (6). Nello stesso periodo, la valuta americana ha registrato un aumento dell’1,1% rispetto a un paniere di valute dei mercati emergenti.

La differenza sta nell’incertezza interna, spiega un modello sviluppato dalla società di consulenza sugli investimenti Lifetime.

Senza questo fattore, la casa stima che il dollaro sarebbe passato da circa 5 R$ all’inizio dell’anno a 5,57 R$ all’inizio di dicembre. Ma il valore raggiunto nelle prime due settimane del mese è stato di R$6,04.

La lamentela principale riguarda la traiettoria del debito pubblico. Questa settimana, dopo che la BC ha aumentato i tassi di interesse, si prevede che la dinamica del debito peggiori ulteriormente.

La situazione contrasta con l’ottimismo alla fine del 2023. All’epoca, la valutazione era che l’approvazione del quadro fiscale avrebbe garantito la prevedibilità della traiettoria del debito. Adesso l’impressione è che Planalto non riesca a seguire le regole che ha creato.

“Il mercato capisce che abbiamo bisogno di moderazione nella politica fiscale. Questo è il primo anno di validità del Framework e non ci sono garanzie sul risultato fiscale. Ci aspettavamo un deficit pari a zero, ma ciò non è avvenuto”, afferma Marcela Kawauti, capo economista di Lifetime Asset.

Il governo e i suoi alleati, invece, sostengono che si stanno realizzando le riforme necessarie per frenare la crescita del deficit pubblico. E che nuovi cambiamenti possano verificarsi, se necessario.

Nel tentativo di reagire, il deputato Zeca Dirceu, del PT do Paraná, ha presentato un ricorso al Consiglio amministrativo per la difesa economica (Cade) chiedendo un’indagine su un presunto attacco speculativo di agenti finanziari contro il real.

Questo venerdì la moneta americana ha resistito anche all’intervento della BC, che ha venduto sul mercato 845 milioni di dollari riuscendo comunque a far scendere il prezzo.



source

Exit mobile version