La Corte di MT contravviene all’ordinanza della CNJ e deposita un “buono cena” di R$10.000 per i giudici
La Corte di giustizia del Mato Grosso (TJMT) ha contraddetto il Consiglio nazionale di giustizia (CNJ), l’organo che amministra la magistratura, e a dicembre ha depositato 10.000 R$ in assistenza alimentare per giudici, giudici e dipendenti pubblici.
Il ministro Mauro Campbell Marques, ispettore del CNJ, ha ordinato la sospensione del pagamento ritenendo l’importo esorbitante.
O Estadao ha constatato che, al momento della notifica della decisione al Tribunale del Mato Grosso, gli importi erano in banca per il pagamento, il che avrebbe reso impossibile l’esecuzione dell’ordinanza della CNJ.
Il Consiglio nazionale di Giustizia deve ancora deliberare, in seduta plenaria, sulla restituzione del denaro, che potrà essere detratto dalle future buste paga.
La Corte del Mato Grosso conta 320 magistrati. Il pagamento per l’assistenza alimentare, solo per loro, è costato 3,2 milioni di R$.
L’aumento del beneficio è stato autorizzato dal giudice Clarice Claudino da Silva, presidente del Consiglio della Magistratura, in una sentenza pubblicata sul Diário de Justiça.
L’atto amministrativo informa che l’importo è “eccezionale” e valido esclusivamente per il mese di dicembre. Da gennaio 2025, il beneficio sarà di R$2.000.
L’anno scorso, sempre a dicembre, era stato concesso un bonus di 6.900 real a dipendenti statali e magistrati.
La Corte di Giustizia del Mato Grosso è tra i tribunali che spendono di più per giudici e giudici. I dati del Consiglio nazionale di giustizia mostrano che, nel 2023, ogni magistrato nel Mato Grosso è costato in media 116.600 R$ al mese.
Il valore supera il limite costituzionale del tetto salariale dei dipendenti pubblici, che attualmente è di 44mila R$, basato sulla remunerazione dei ministri della Corte Suprema Federale (STF).