La Corte Costituzionale ha accettato l’esame questo martedì, con 6 voti contro 4, la richiesta di ricusazione del giudice José María Macías, membro del settore conservatore della Corte, dal quale la Procura e la Procura dello Stato chiedono di essere allontanato. le deliberazioni sulla legge di amnistia. La sessione plenaria ha invece ripreso il dibattito sul primo dei 16 ricorsi presentati da organismi delle comunità autonome (15 del PP e Castilla-La Mancha, del PSOE). Sebbene in un primo momento la Corte Costituzionale avesse sospeso queste risorse quando dubitava della competenza delle autonomie a contestare la legge, ora un rapporto dei legali della Corte ha concluso che sono competenti.
La Procura della Repubblica e la Procura della Repubblica (il servizio legale del Governo) hanno fondato la loro richiesta di ricusazione del giudice Macías sulla sua presunta mancanza di imparzialità, evidenziata in due rapporti contrari alla legge di amnistia preparati dal Consiglio Generale della Magistratura (CGPJ). . quando Macías era membro di quella istituzione. Questi rapporti sostengono che la legge è incostituzionale.
I giudici del settore conservatore della Corte Costituzionale ritengono invece che in questo caso debba essere adottato un criterio simile a quello che ha portato a respingere l’astensione della giudice Concepción Espejel quando ha voluto restare fuori dalle deliberazioni sulla legge sull’aborto. applicato. Tale astensione non è stata ammessa a causa dei dodici anni trascorsi dalla preparazione della relazione sui regolamenti alla quale aveva partecipato, e perché tale parere non è stato ufficialmente approvato.
Il rapporto della CGPJ sull’amnistia firmato da Macías lo scorso marzo, sei mesi prima di essere nominato Magistrato Costituzionale, sosteneva che la legge sull’indulto penale per gli accusati di processo Il movimento indipendentista non cercava la normalizzazione politica in Catalogna, ma piuttosto un patto politico per soddisfare gli “interessi di parte” e sbloccare l’insediamento di Pedro Sánchez a presidente del governo. L’amnistia, sottolinea il documento, ha così violato il diritto all’uguaglianza e il principio della certezza del diritto, tra gli altri stabiliti dalla Costituzione.
Ora l’investigatrice del caso, la giudice Laura Díez, chiederà a Macías quali accuse. Se il ricorso del giudice viene definitivamente accolto e questi viene escluso dalle deliberazioni, spetta al giudice pronunciarsi sulla legge sull’amnistia Sarà composto da sei magistrati progressisti e quattro conservatori. Se non verrà finalmente sfidato, il vantaggio del settore progressista sarà più limitato: da sei a cinque.
Risorse comunitarie
La Corte Costituzionale ha invece accolto il ricorso del Governo aragonese contro la legge sull’amnistia del trattamento. Lo ha fatto dopo aver ricevuto la relazione di un gruppo di avvocati del tribunale che conclude che si tratta di una questione che può ledere gli interessi e i poteri delle comunità autonome e che, pertanto, queste sono autorizzate a ricorrere. In ogni caso, tali ricorsi comunitari verranno risolti dopo che si sarà pronunciata sui precedenti ricorsi, quelli presentati dalla Corte Suprema e dal PP. Alle sentenze di risposta alle comunità autonome verranno applicate le argomentazioni già utilizzate nelle citate prime due risoluzioni.