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La Corea del Sud e gli Stati Uniti ribadiscono l’impegno a denuclearizzare la RPDC

La Corea del Sud ha confermato che il suo impegno a denuclearizzare la Corea del Nord è ancora valido. Hanno inoltre aggiunto che, indipendentemente dai risultati delle elezioni presidenziali statunitensi, collaboreranno con loro.

La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno ribadito il loro impegno a denuclearizzare la Corea del Nord, ha dichiarato martedì il ministero degli Esteri di Seul. Il ministero degli Esteri di Seul ha risposto ai dubbi sulla politica statunitense nei confronti della Corea del Nord, dopo che il Partito Democratico degli Stati Uniti ha presentato la sua bozza di programma. Lo riferisce la TASR secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa sudcoreana Jonhap.

Domenica, il Partito Democratico ha presentato una bozza del suo programma, che include un rinnovato impegno che i Democratici “staranno con i loro alleati, specialmente la Corea del Sud, contro le provocazioni della Corea del Nord e la sua costruzione illegale di una capacità missilistica”, ha riferito il sito web NK News. Tuttavia, non è stata fatta alcuna menzione specifica del disarmo nucleare della RPDC, che faceva parte dell’agenda 2020.

“L’impegno della comunità internazionale per il disarmo nucleare della Corea del Nord, che coinvolge anche la Corea del Sud e gli Stati Uniti, è incrollabile”, ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri sudcoreano durante un briefing con la stampa. Il portavoce del Ministero degli Esteri sudcoreano ha dichiarato che il governo continuerà a impegnarsi per il disarmo della RPDC attraverso “la deterrenza, la dissuasione e il dialogo diplomatico”.

“Indipendentemente dall’esito delle elezioni presidenziali americane, comunicheremo e ci coordineremo strettamente con gli Stati Uniti sulla politica della Corea del Nord e sulle sue questioni nucleari”, ha spiegato il portavoce, aggiungendo che la dichiarazione programmatica di solito copre varie aree in termini generali e non entra nei dettagli.

“L’agenda continuerà a essere modellata dalle consultazioni che gli Stati Uniti terranno con i Paesi chiave dopo le elezioni”, ha detto il funzionario americano senza nome.

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